Favola: la botte piena di benessere (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde e bianco)

tempo teorico dedicato per la lettura 20 minuti..

FAVOLE DI EGIDIO..

LA BOTTE PIENA DI BENESSERE..

INTRODUZIONE: molte volte i peccatori finiscono in luoghi di sofferenza da dove é  difficile uscire, questa è la storia di Claudio che riuscì a liberare suo fratello da un luogo di sofferenza e riuscì anche a guarirlo..

Favola: la botte piena di benessere

Inizio

C’era una volta, nel mondo delle favole, due fratelli uno si chiamava Claudio e l’altro Adriano..i due giovani erano restati orfani dei genitori…poichè una pandemia che aveva colpito la città in cui abitavano..aveva fatto morire i loro genitori molti anni prima..

Il  fratello più grande di nome Adriano, era un tipo irrequieto e facilone, ed un giorno disse a Claudio:…”fratello! sono stufo della vita che conduco qui vicino a te, ho deciso di partire e di andarmene lontano in cerca di avventure..!

Fu così che Adriano si prese la sua parte di denaro e se ne partì, lasciando solo Claudio, che si rassegnò, ed  anche se era affezionato al fratello maggiore, decise di rispettare questa decisione..

Passarono gli anni e del fratello Adriano non si seppe più nulla….

Ma una notte Claudio visse un sogno mentre dormiva, sognò il fratello che gli diceva piangendo: “Claudio aiutami sono prigioniero, sono chiuso in un luogo di sofferenza e vivo tormentato..presto fai qualcosa!”

Claudio si svegliò dal sogno all’improvviso, e il suo intuito di fratello ed il richiamo dello stesso sangue gli facevano capire che il sogno era veritiero….e che doveva fare qualcosa…doveva aiutare suo fratello Adriano in qualche modo..ma come?

il giorno dopo Claudio, mise in un panno, del pane e del formaggio, e si incamminò per il mondo per andare in cerca del fratello che a quanto pare gli chiedeva aiuto…era quello diventato il suo scopo di vita ormai..

Cammina e cammina, lungo la strada Claudio incontrò una donna anziana, che portava sulla schiena un carico pesante, dei rami di legno per il camino, sembrava molto  affaticata, e si rivolse al giovane Claudio dicendo: “Giovanotto, puoi tu aiutarmi a portare questa legna alla mia casa che sta sulla collina, se lo farai riceverai una ricompensa!”….Claudio rispose. ” si! cara vecchina lo farò…farò del bene..così  meriterò di avere fortuna per il resto della mia vita!” e così Claudio si mise sulle spalle il peso della legna aiutando la donna anziana nel suo camminare..

I due giunsero ad una casetta  dove abitava quella donna ed era tarda sera..

Claudio raccontò alla donna anziana, che sembrava molto buona e generosa, mentre bevevano del latte stando in casa,  quale era la sua missione di vita, e cioè salvare suo fratello Adriano..

Fu così che la donna anziana disse a Claudio: ” devi sapere giovanotto che io sono anche una indovina..e mi chiamano Fata Gelsomina ed ho capito cosa é accaduto a tuo fratello!”

la donna anziana continuò: “Tuo fratello Adriano ha tentato di rapire una principessa, di cui lui si era innamorato follemente, ma devi sapere che il padre re, non era d’accordo al loro fidanzamento, il padre che era geloso di sua figlia, si accorse delle intenzioni sgarbate di Adriano, ed ordinò quindi ai suoi soldati di arrestarlo, e poi arbitrariamente condannò tuo fratello, in quanto lo accusò di essere colpevole  di tentato rapimento, lo condannò a restare chiuso e prigioniero in una grossa botte magica di legno piena di ricordi strani, ricordi di fustrazioni , ricordi di malumore, ricordi di dispiacere, appartenenti e  causati dall’umanità peccatrice, e disse inoltre ad un gigante alto tre metri di custodire quella ” botte del dispiacere” per impedire che qualcuno liberasse tuo fratello, e quindi  tuo fratello in quanto ormai  è da tempo prigioniero in quel  luogo di penitenza è diventato un povero peccatore ed è diventato proprio un essere pieno di malumore..ma io posso ancora  aiutarti e forse posso guarire tuo fratello!”

“e come potrai farlo?” chiese Claudio

“in cambio del tuo aiuto Claudio, ti avevo promesso una ricompensa…quindi ti aiuterò..ecco quello che dovrai  fare..per salvare tuo fratello..ascolta il mio consiglio..vai al palazzo del re…e raggiungi i sotterranei del palazzo….”

“tieni questo fiore che io ho reso magico bagnandolo con le lacrime di un peccatore pentito, ti servirà…ti dovrai avvicinare al gigante, e colpire il suo corpo con questo fiore magico che io ti ho dato e dirai così: “Gigante! la punizione non deve durare per molto..diventa un piccolo omino…e permetti che mio fratello dalla botte sia tolto!”

“fatto questo… vedrai il gigante diventare un nano molto piccolo, e non sarà più un problema per te averci a che fare, apri il coperchio della botte e libera tuo fratello e portalo al più presto da me!”

Claudio ringraziò la donna anziana, comprese che era una vera indovina e quindi decise di ascoltare i suoi  consigli..

Partì al mattino e si incamminò per il palazzo del re che non era molto lontano, raggiunto quel luogo.. capì subito come organizzarsi..e con furbizia si inoltrò per le lunghe scale che scendevano nei sotterranei del palazzo e vide il gigante guardiano, e fingendosi un cameriere che portava al gigante  del cibo..si avvicinò al gigante alto tre metri e lo colpì subito e rapido con il fiore magico che aveva con se, e Claudio urlò le parole magiche: ” Gigante! ..la punizione non deve durare per molto..diventa un piccolo omino..e permetti  che mio fratello dalla botte sia tolto!”

il gigante all’improvviso diventò un piccolo nano inoffensivo e Claudio potè legarlo facilmente  con una fune,  poi Claudio aiutandosi con una scala salì in cima alla “botte del dispiacere” e riuscì ad aprire il grosso coperchio di legno..e vide all’interno della botte suo fratello Adriano che piangeva..e lo liberò aiutandosi con una scala di legno che stava li vicino….

Claudio insieme a suo fratello fuggirono dal palazzo del re malvagio..allontanandosi  velocemente..

Verso sera, Claudio e suo fratello Adriano, raggiunsero la casa della donna anziana che si era dimostrata  una  vera fata..

“cara amica, Fata Gelsomina, ho fatto quello che mi hai consigliato..ti ho portato mio fratello Adriano affinchè tu lo possa guarire come hai promesso..” disse Claudio…”mio fratello molto piange e solo a stargli vicino..si prova la sensazione di dispiacere e di malumore che si sono radicati dentro di lui..puoi tu fare qualcosa per guarirlo?”

la donna anziana condusse i due fratelli nelle cantine della sua casa.. dove si trovava un altra botte di legno, anche questa era magica, ma questa era una botte differente, poichè era piena di ricordi di felicità, di benessere, di piacere e disse a Claudio:

“presto! fai entrare tuo fratello Adriano all’interno di questa botte magica. devi sapere che questa è la ” botte del benessere e della felicità”…”

Claudio convinse il fratello piangente e sofferente ad entrare in quella botte magica…all’interno della botte  lasciarono  Adriano per molti giorni … e poi la donna anziana disse: ” ora Claudio possiamo vedere se tuo fratello è guarito… poichè in quella botte magica tuo fratello per molti giorni ha potuto vivere e provare i ricordi di felicità e di benessere appartenenti alle persone  giuste e per questo benestanti  dell’umanità ..ed ora è diventato sano di salute!”

Dovete sapere che Claudio vide uscire dalla botte suo fratello e questi era tutto sorridente e felice e Claudio si accorse che bastava stare vicino a lui per avvertire sensazioni di benessere e sentimenti di gioia..

i due fratelli ringraziarono per il suo aiuto la loro amica..

che disse in risposta ai ringraziamenti: “Claudio..ti avevo promesso una ricompensa per la tua buona azione..e l’hai avuta!”

i due fratelli poterono tornare così alla loro casa, ed Adriano promise al fratello Claudio che sarebbe cambiato in meglio e mai più avrebbe desiderato di rischiare cercando l’avventura…poichè imparò il proverbio: “chi lascia la vecchia strada per la nuova, sa forse cosa perde..ma non saprà mai cosa trova!”

Fu così che la Fata Gelsomina, decise di spiegare ai mortali, poichè esistono le due botti magiche e sono differenti tra loro..

disse la Fata Gelsomina: “dovete sapere che la povera gente, gli ammalati, i perseguitati, hanno diritto a gioire dei poteri della “botte della felicità e del benessere” poichè le divinità dell’Universo sono del parere che bisogna compensare il dispiacere provato nella vita facendo loro provare anche  le delizie del Paradiso..hanno deciso questo per rimediare al destino infelice che ha vissuto qualche persona..”

Morale:

se non esistesse la “fantasia” non sapremo mai come giustificare gli effetti paranormali e le molte cose strane vissute dalla gente durante la vita…di conseguenza c’è bisogno di inventare..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Marzo 2022

giudizio: avventuroso, saggio

voto: (da 5 a 10): 9

Favola: la botte piena di benessere (per ragazzi)ultima modifica: 2022-03-17T17:48:05+01:00da scrittore59