Favola: il cigno bianco e l’astice nero (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde e bianco)

tempo teorico dedicato per la lettura circa 30 minuti

FAVOLA DI EGIDIO..

IL CIGNO BIANCO E L’ASTICE NERO..

INTRODUZIONE: A volte il dovere di fare solidarietà disturba gli interessi di qualcuno..

Come potrà l’umanità vivere e migliorare il suo stile di vita senza che esista un sentimento che consiglia di fare solidarietà ai deboli, ai poveri…

il Signore della Natura porterà pace e buoni consigli alle sue creature….

INIZIO:

PERSONAGGI DELLA FAVOLA

ll cigno bianco

Il mago dello egoismo

La anatra nera

Il Signore della Natura

Il serpente verde gigante..

Favola: il cigno bianco e l’astice nero..

C’era una volta un promontorio che si ergeva sulla costa di un bel mare, il cielo era sereno, quel giorno c’era un bel sole e nulla faceva pensare al dramma che stava per compiersi su quel tratto di mare tiepido dell’estate..

Dovete sapere che il mago dello egoismo, era stufo dei rimproveri che riceveva e che lo accusavano di non fare mai il generoso, di non fare mai solidarietà ai poveri, come facevano gli altri..

Fu così che decise un brutto giorno di affrontare la Fata della Solidarietà, ritenuta colpevole di mettergli contro la gente, per convincerla a disobbedire ai suoi doveri nobili e di farla diventare anch’essa un difensore dell’egoismo..

Dovete sapere che era per merito della Fata della Solidarietà che gli uomini dimostravano buona volontà nell’aiutare i poveri ed i deboli..

Ma tutto questo idealismo causava dei rimproveri e commenti severi a chi invece non era d’accordo a disobbedire alla propria avidità……

Ma l’umanità doveva essere anche consigliata da sentimenti di bontà, generosità, e dal dovere di fare solidarietà..

Dovete sapere che il “mago dell’egoismo”..era un essere perfido che si lamentava che la gente sulla Terra era ingenua e sprovveduta, in quanto aveva saputo dalla voce del vento, che le persone buttavano via i loro risparmi guadagnati con tanti sacrifici e duro lavoro, in favore di chi al parere di questo mago, non meritava aiuti..poichè il mago diceva con cinismo: “voi regalate le vostre risorse ad i peggiori tra gli uomini, essi sono solo dei falliti..chi ve lo fa fare di regalare i vostri guadagni a questi parassiti della società!”

Dovete sapere che quel giorno il mare era tranquillo e calmo e non c’era vento, faceva caldo e la superficie del mare era piatta senza che nessuna onda ne disturbasse l’aspetto uniforme..

Un ectoplasma dallo aspetto umano ma dal viso buffo, si divertiva a giocare con la fata della solidarietà giocando con lei a nuotare ed a volare sulla superficie del mare…

Dovete sapere che la fata della solidarietà aveva in quel momento l’aspetto di un bel cigno bianco e assumeva questo aspetto ogni tanto per suo divertimento…e gli spiriti strani, suoi amici si divertivano a giocare con lei a rincorrersi sulla superficie del mare..e la fata della solidarietà provava gioia da tutta questa allegria..

Dall’alto di uno scoglio intanto una creatura magica, avente la forma di un gigantesco serpente verde, osservava tutta la scena dicendo:

“Fata della solidarietà, non giocare con le creature strane, è pericoloso per te lo sai, devi restare nascosta per non farti vedere dai tuoi numerosi nemici, che sono causati dai tuoi compiti nobili e utili..poichè tu sei un dono delle divinità al mondo degli umani!”

Ma l’avvertimento del serpente gigante arrivò troppo tardi ..

Poichè da una spiaggia poco distante, il mago dello egoismo, aveva visto quello strano giocare e riconobbe ed intuì che quel cigno bianco era in realtà la fata della solidarietà e pensò: “ella è mia nemica ed è causa dei molti rimproveri che mi fà la umanità.. poichè dice loro di non comprendere il mio egoismo.. che è per me la mia natura di essere.” e decise crudelmente che avrebbe fatto in modo di fare sparire dal mondo quella fata..

Fu così che il mago dell’egoismo preso da molto rancore per la sua avversaria di opinione, comandò una magia, si trasformò in un gigantesco astice di ecto-plasma nero..e si mise a volare dirigendosi verso la ignara fata che giocava sul mare non preoccupata del pericolo che stava correndo..

L’astice nero, che vi ricordo era il mago dell’egoismo, raggiunse volando in poco tempo il luogo dove il cigno bianco giocava con i spiriti strani suoi amici..e scacciò con un gesto quegli stupidi spiriti verdi … che spaventati scomparvero..e poi si mise a volare rapido al di sopra del cigno bianco..che era rimasto solo ed indifeso…che vi ricordo era in realtà la fata della solidarietà…

Fu troppo tardi per il cigno bianco, un maleficio voluto dal mago si impossessò di quella splendida creatura..apparvero al di sopra del cigno bianco, numerosi aculei neri ed erano molto lunghi, erano le zampe nere dell’astice, che continuamente agivano trafiggendo il cigno bianco causandogli tormento..

Era troppo tardi per aiutare la “fata della solidarietà” che cercava di fuggire inutilmente..poichè lo astice nero che la sovrastava gli impediva di fuggire continuando a tormentarla..

Il cigno bianco nuotava sull’acqua del mare, nel tentativo di allontanarsi, ma era seguito dallo astice nero che lo trafiggeva con i giganteschi aculei neri…e diceva contemporaneamente alla fata, che vi ricordo aveva la forma di un cigno bianco: “smetti di consigliare gli uomini di fare solidarietà..fai come me..che sono furbo.. diventa egoista e predica la necessaria indifferenza agli umani!”

Fu così che dopo qualche ora di tormento la fata della solidarietà, intuendo che non c’era modo di sfuggire al potente maleficio, si arrese e decise di diventare egoista anche lei, dicendo a se stessa, come impazzita, per il maleficio causato dal mago, la fata diceva delle cattive parole: “chi se ne importa dei poveri.. chi me lo fa fare di soffrire lottando per loro…forse i bisognosi non meritano il mio aiuto!” fu così che rinnegò se stessa a causa delle parole sbagliate che diceva e cambiò il suo aspetto ecto-plasmico con una magia e si trasformò in una  anatra nera.. una piccola anatra nera….che rappresenta l’Indifferenza..

Il mago dello egoismo vedendo che la fata della solidarietà si dimostrava arresa alla sua volontà, poichè il bel cigno bianco era scomparso all’improvviso…e questo significava per il mago che la fata si era rinnegata ai suoi doveri nobili, decise di non dare importanza a quella piccola anatra nera che ora nuotava sulla superficie del mare al posto del cigno bianco …non riconoscendo in lei un vero pericolo e così decise di cambiare il suo aspetto di astice nero volante e si tramutò invece in un uomo tutto nero che usava un aliante nero per volare e se ne andò da quel luogo dicendo: ” ho vinto il cigno bianco e l’ho fatto impazzire!”

Dovete sapere che il serpente verde dal suo scoglio sulla riva, vide tutto e capì tutto, e disse: “per adesso hai vinto tu cattivo mago.. ..ma vedrai che il Signore della Natura creatore di tutti noi ed anche di te, farà giustizia di tutta questa cattiveria!”

Fu così che vedendo la fata dello solidarietà ormai resa pazza e incoerente nel suo aspetto, poiché era diventata una timida anatra nera..e sentendo che la fata diceva parole ormai non coerenti ai suoi doveri..

il serpente verde si concentrò e invocò il Signore della Natura chiedendo a Lui giustizia..

disse allora il serpente verde:

“come farà il mondo dei perdenti, dei deboli dei poveri degli ammalati a sopravvivere.. se nessuno sentirà più il bisogno di aiutarli facendo solidarietà!”

Giorni dopo, giunse in quel luogo sul mare il Signore della Natura, che rispose finalmente al serpente verde:

“Purtroppo parte del mio creato si presenta debole e bisognoso di aiuto, poichè ho dovuto creare la Natura dell’Universo selvaggia ed imprevedibile….

Ma l’ho fatto per dare più libertà ed opportunità alle differenti creature, ma come esistono i sentimenti di egoismo, proprio perchè c’è bisogno di libertà, devono esistere anche i sentimenti di solidarietà e generosità, in modo da creare un equilibrio tra i comportamenti umani..

Di conseguenza il Signore della Natura così ordinò all’anatra nera, che ora stranamente si voleva egoista come tutti gli altri..le ordinò di rinsavire e tornare buona e caritatevole con i deboli ..

Il Signore della Natura disse: ” fata della solidarietà, ti prometto che ti difenderò dai tuoi nemici di opinione..se vorrai tornare ad essere un bel cigno bianco!”

La fata della solidarietà rispose restando in forma di anatra nera poichè ormai prigioniera della conseguenza dei suoi peccati: ” Signore ormai ho peccato contro i doveri che mi hai dato, non sono più degna di essere un bel cigno bianco, ormai devo restare un anatra nera!”

Fu così che il Signore della Natura aggiunse: “fata della solidarietà ti perdono di tutte le parole cattive che hai detto, poichè in quel momento eri come impazzita a causa del maleficio del mago tuo nemico, quindi non è colpa tua quello che è capitato ed è giusto che io ti perdoni!”

Fu così che la fata della solidarietà, sentendo quelle parole buone, incoraggiata dal Signore della Natura, ritrovando le sue buone intenzioni, guarì dal maleficio e rinsavì, e decise di obbedire tornando a ricordare i suoi buoni propositi, che aveva da sempre custodito e che purtroppo la paura di soffrire per gli altri, gli aveva fatto dimenticare e rinnegare..ma sentendosi perdonata trovò il coraggio e la fortezza morale di tornare a consigliare agli uomini la solidarietà.

Fu così che la fata della solidarietà, riprese le sembianze di un bel cigno bianco, e si mise a nuotare sulla superficie del mare calmo e ritornò ad essere in questo modo un esempio di immagine di pace, di buona volontà e di bellezza per tutta la umanità..

Inoltre il Signore della Natura ordinò alla luce splendente del Sole del mattino che vince il buio della notte ed alle grandi nuvole bianche di ecto-plasma del Bene, di aiutare la fata della solidarietà nel suo compito difficile di vincere lo egoismo umano che alle volte diventa crudele..

Fu così che apparve un giovane alato armato di una arco che scagliò una freccia e colpì il mago dello egoismo al petto, ed il mago dello egoismo provò i sentimenti dell’Amore, subito dopo una gigantesca nube di ecto-plasma bianco avvolse il mago che cominciò ad assorbire la energia del Bene in lui e dopo qualche ora di assorbimento il mago dell’egoismo diventò buono e mite non provando più sentimenti di vendetta per il mondo..

Ma al Signore della Natura, questo non bastò, e decise ancora, ed rimproverò il “mago dell’egoismo” di essere stato crudele, e lo punì cambiandogli il nome che lo distingueva e gli disse che da ora in poi sarai chiamato: “il mago del donare con moderazione”, e gli suggerì di consigliare anche lui adesso che era diventato un buono, il fare solidarietà ai poveri, ma con una differenza, siccome era obbligato a dare ascolto in parte alla sua natura avara di mago, il Signore della Natura permise che il mago, seppur ravveduto, avrebbe potuto avvertire gli uomini di stare attenti si! nel risparmiare e tenere  lo indispensabile per loro, ma ugualmente ogni tanto doveva consigliare anche lui di regalare parte delle risorse che avevano guadagnato ai poveri …

Fu così che nel mondo, l’equilibrio dei sentimenti buoni e di quelli non buoni, ritornò a consigliare gli uomini in modo benevolo e sapiente..e fu così che ogni tanto qualche povero, qualche ammalato, poteva usufruire della Solidarietà e della Carità di qualcuno, potendo così tornare a credere nella Provvidenza, in quanto tutta questa generosità era necessaria al suo sopravvivere..

Dovete sapere che il Signore della Natura affermò: “la natura creata da Me, risulta selvaggia e per questo sembra affliggere qualcuno, ed a volte é causa di sofferenza, diventino quindi utili per mio volere, in aiuto della fata della solidarietà, i sentimenti di amore e di fratellanza, che io ho ideato, per rimediare a questo destino severo che subiscono le creature dell’Universo..

Che l’umanità trovi una soluzione pacifica a questo problema, il dover selezionare che causa dispiacere a chi è escluso, ad esempio consigliando di credere nell’amore e nel fare sacrifici per gli altri, e lo farò benedicendo ed elogiando lo spirito di Carità e di Solidarietà, lo diffonderò in tutto il mondo come se fosse un mio rimediare, alle difficoltà dell’esistenza sia umana che animale..”

Fine..

autore: Egidio Zippone

Milano, Febbraio 2022

giudizio: saggio, sperimentato

voto: (da 5 a 10): 9

 

Favola: il cigno bianco e l’astice nero (per ragazzi)ultima modifica: 2022-02-05T14:07:03+01:00da scrittore59