Poesia: Efrem e gli extraterrestri
Un ragazzo pieno di inventiva e di iniziative
volle imparare come tra la gente si vive
poichè riteneva che erano i furbi che governavano il mondo
fu così che di essere onesto si stufò e diventò giocondo
non voleva subire dagli altri nessun abuso
poiché della gestione spirituale degli altri era proprio deluso
e così si inventò un modo furbo e astuto
che gli permetteva di essere più risoluto
si inventò che aveva per sé un amico potente e cattivo
che avrebbe minacciato chi gli impediva il gioco giulivo
diceva che l’amico nel cielo terrestre su una astronave volava
aveva armi spaziali, raggi laser e con esse ai nemici sparava
tutta la gente lo sentì e si convinse in modo palese
che era meglio assecondare le sue insistenti pretese
e fu cosi che il ragazzo Efrem lo scellerato
con quella suggestione più da nessuno fu rimproverato
visse commettendo furbesche azioni
mentendo sia ai cattivi che ai buoni
ma si sa che la vita è breve e tutti bisogna morire
e l’esagerazione e la iniquità bisogna punire
così per quella invenzione ed il suo mentire
fu deciso che un processo doveva subire
e così quando gli Angeli lo chiamarono per il giudizio
punirono Efrem per ogni suo dimostrato vizio.
fine
Autore: Egidio Zippone
Milano, Gennaio 2020