Poesia: l’asino lavoratore

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Poesia: L’asino lavoratore

Nelle favole fantasiose si sa

le persone e gli animali hanno le stesse opportunità

forse sono persone e forse no

ugualmente di scrivere questa poesia io potrò

Come sempre un asino povero
portava sacchi pesanti da qui al ricovero
su e giù per la salita e poi un altra
conduceva una vita non certamente scaltra
ogni giorno era dal padrone comandato
e l’asino obbediva se no era bastonato
tanto sudava l’asino nel lavorare
dal mattino alla sera sempre a trasportare
lo vedeva ogni tanto da li passare
un maiale chiuso nel suo porcile a riposare
che chiese all’asino “ma chi te lo fa fare
che stai tutto il giorno a faticare?”
“vedi io ugualmente mangio ogni giorno
mi riposo quando voglio e non ho scorno,
vedi io mi rigiro nel mio porcile
sempre sazio sono e mai servile
tu sempre al padrone devi stare a sentire
dimmi la verità: non vedi l’ora di morire!?”
rispose l’asino con intenzione severa
“tu riposi di giorno fino a sera
questo è vero tutti lo dicono di già
ma tu non mi sembri quello di due anni fa!”
rispose il maiale un po’ rattristato
“meglio viver per poco che tanto da affaticato!”
aggiunse l’asino ancor più consolato:
“io preferisco viver tanto, di faticare sono abituato!”

fine
Autore: Egidio Zippone

(Milano, Ottobre 2010)

Poesia: l’asino lavoratoreultima modifica: 2019-03-30T10:37:47+01:00da scrittore59