Favola: L’inventore (per ragazzi)

barca_manovella

 

(racconto di tipo verde)

tempo teorico da dedicare per la lettura 25 minuti..

FAVOLE DI EGIDIO..

L’INVENTORE

INTRODUZIONE: era una questione di vita o di morte, l’inventore doveva creare ogni mese macchinari nuovi e utili alle intenzioni ambiziose della sua regina, altrimenti sarebbe stato rinchiuso nelle prigioni più tremende ..come fare ad esaudire quella regina ambiziosa e crudele?

Favola: L’inventore

Inizio

Viveva nel mondo delle favole, intorno al simil-periodo 1800 d.c., una regina molto ambiziosa di nome Silvana, come donna non era molto bella, per cui nella vita aveva deciso di rinunciare ai sentimenti di amore, ella voleva solamente ottenere potere….potere sulle altre nazioni vicine e lontane, per questo motivo un giorno a lei una strega rivelò una profezia: “diventerai imperatrice dell’intero continente, questo capiterà quando un ingegnere abile nell’inventare, creerà per te una macchina che ti renderà la donna più potente di tutto il mondo!”.

“Un ingegnere… ma dove trovare questo ingegnere, che mi farà diventare imperatrice?” si chiedeva la regina.

Dovete sapere che non esisteva un inventore serio in tutto il regno.

Ma un giorno le notizie al riguardo cambiarono, la regina Silvana venne a conoscenza che esisteva si una persona istruita alla scienza nel suo regno, ma si trovava rinchiusa nelle carceri.

Tale persona, in passato, per pagarsi i debiti di gioco aveva commesso un reato, ed aveva anche evaso il pagamento delle tasse, e dovete sapere che per questa disobbedienza nel mondo delle favole si è privati della libertà.

La regina decise e dichiarò suo schiavo quell’ingegnere, il cui nome era Demetrio e gli ordinò per rimediare di mettere al suo servizio la sua inventiva.

La regina ambiziosa diede a lui il compito di inventare sempre macchine nuove per lei…ed in cambio promise che un giorno gli avrebbe ridato la libertà.

Proprio così, la regina Silvana, voleva diventare la padrona indiscussa dello intero continente.

Una profezia diceva che ci sarebbe riuscita, se avesse trovato un inventore valido che avesse accettato di lavorare per lei: “così dice la profezia della strega e così sarà, per mezzo delle invenzioni di un ingegnere, io la regina Silvana, diventerò importante e famosa” e pensò: “chissà forse ora ho finalmente trovato l’ingegnere che costruirà macchine per me”.

L’inventore di nome Demetrio ubbidì al suo incarico e inventò molte macchine, ma dovete sapere che non tutte funzionavano bene.

La regina Silvana restava molte volte delusa e faceva rimproveri ogni volta, soprattutto quando le invenzioni dell’ingegnere costavano soldi e non funzionavano.

Una sua nuova macchina, l’elevatore rapido di pietre, ma questa macchina non funzionò..per stimolare l’impegno dell’ingegnere la regina cosa ordinò? Cattiva come era comandò le guardie di frustare l’ingegnere Demetrio per umiliarlo.

L’inventore Demetrio soffriva per le frustate che gli somministravano ogni volta che sbagliava…e l’ingegnere cominciò a temere per la sua salute.

La regina del paese delle favole, era ossessionata dal bisogno di diventare famosa e potente, ella chiedeva all’inventore macchine nuove tutti gli anni, ma i nobili di corte vedendo la poca efficienza del suo ufficio tecnico erano scettici.

Infatti la invenzione utile al fatto che lei sarebbe diventata imperatrice, con la quale sarebbe riuscita a conquistare il mondo non si era ancora vista, le idee del suo inventore erano ancora poche e vane.

Ad ogni delusione quindi la regina diceva al suo inventore: ”prima volevi solo la pagnotta, dicevi che avevi fame ed ora ti lamenti che non ti rispetto, ma siccome hai sbagliato, io ti punisco, oh! inventore, ti farò frustare con trenta frustate dalle mie guardie…anzi ti frusterò io di persona. Io che ti comando sono la figura più importante in questo castello..e la legge del più forte questa é… si dimostra continuamente ..tu sei ancora uno schiavo e quindi subirai la mia collera.. se commetterai errori sarai frustato sempre e ordinò: ”guardie! frustatelo ancora…mi ha mentito ..mi ha detto che era il più bravo ad inventare ed invece è come tutti gli altri è un mediocre!”…diceva adirata la regina Silvana in preda all’ossessione..

L’inventore, un ingegnere una volta qualificato, cominciò quindi con il tempo ad avere poca fiducia nelle sue possibilità, dimostrava poca fortuna, le sue macchine ogni tanto si rompevano, e le frustate che riceveva dalle guardie facevano male.

Le sue invenzioni non funzionavano oppure non avevano successo, e poi c’era quella malvagia regina con un brutto carattere da sopportare.

Fu così che una notte l’inventore decise di fuggire dal castello della regina, nella parte alta della torre, costruì un aliante con due ali di legno e una tela, ed un giorno di nascosto a tutti, l’inventore con questo aliante si buttò dalla torre più alta e poté volare via, nel cielo, sulla campagna lontano…lontano.

Raggiunto il terreno, l’inventore nascose l’aliante dietro dei cespugli e si mise a camminare per la campagna in cerca di un rifugio sicuro.

Era l’alba il sole stava sorgendo, e l’inventore guardando il cielo vide ad un tratto una cosa strana, c’era un’astronave extraterrestre che volava verso di lui…stranamente non si spaventò. L’astronave discese sul terreno prossimo a lui, e da essa uscì un alieno vestito di abiti spaziali che si fece innanzi e gli disse: “so tutto di te, ho io una invenzione per te..so che problemi hai…l’invenzione che ti donerò si chiama “convertitore anti-gravitazionale” ti sarà utile.

Esso si compone di un contenitore con dentro un meteorite molto magnetico di composizione chimica nota, che io tuo amico ti fornirò così tu potrai realizzare la pietra magnetica in modo artificiale, non devi fare altro che sistemare nel suo esterno, tutto intorno, in modo appropriato uno schermo regolabile, in proporzione alla superficie del magnete esposta, potrai regolare la forza che spinge verso l’alto, poiché lo schermo sarà anti-magnetico ed io ti darò la formula chimica di un materiale che interrompe il flusso magnetico, si! l’invenzione che ti suggerisco serve a volare nel cielo.

disse ancora l’extra terrestre : ” inoltre siccome ti sono amico, ti darò una formula chimica per creare una  soluzione liquida con cui inumidirai tutta la superficie del magnete antigravitazionale, e per il tempo di una ora, potrai manipolare il magnete così bagnato ed eseguire lavorazioni per adattarlo al contenitore..senza subire l’effetto anti gravitazionale che durante la lavorazione crea problemi come hai intuito..

L’inventore e l’alieno si misero a discutere della nuova idea consigliata ed il nostro ingegnere capì che essa era un buon suggerimento…l’invenzione permetteva alle cose molto pesanti di sollevarsi da terra e volare nel cielo…anche ad altezza notevole dal suolo.

“Applicherò il convertitore anti-gravitazionale alla chiglia di una nave ed essa potrà volare, la bilancerò come se fosse un catamarano mediante delle braccia di legno ai lati, poi con l’agire del vento sulle sue vele direzionabili e ben posizionate, essa si muoverà nel cielo!” disse l’inventore con molto intuito…

L’inventore eseguì subito un disegno della sua idea sulla sua agenda che portava sempre con se…ed il disegno piacque..poteva essere realizzato molto facilmente.

L’alieno consegnò un modello in scala dell’invenzione, e le formule chimiche del materiale magnetico e del materiale anti-magnetico, e della soluzione liquida che inibiva lo effetto antigravitazionale… il nostro inventore ringraziò e disse che l’avrebbe costruita al più presto.

“Ma voi alieni, siete così gentili, come mai mi aiutate?”

“L’obbligo di aiutare un uomo di scienza è un nostro sentito dovere in quanto noi extraterrestri abbiamo il dovere di evolvere lo scibile umano su ogni pianeta dell’universo” rispose l’alieno e detto questo senza dire altro …l’extraterrestre risalì sulla sua astronave e ripartì nel cielo.

Il nostro inventore si fece coraggio e tornò al castello, dove poteva ormai trovare gli arnesi e trovare i materiali per costruire l’invenzione, così decise di tornare dalla regina, ella comandava dappertutto era giusto tornare da lei, ora però aveva una valida invenzione da descrivere a quella regina per ottenere la libertà promessa.

Descrisse alla regina la sua nuova idea dicendo che avrebbe costruito una nave volante per lei…l’invenzione sarebbe servita per facilitare il trasportare merci da un paese all’altro a condizione che la regina avesse ridato a lui la libertà, ed lui Demetrio poteva così tornare a ritenersi un uomo libero.

La regina rispose compiaciuta: “la tua invenzione mi piace…ma io ne farò invece una macchina da guerra e conquisterò il mondo mediante essa..la fortificherò di armi, mitraglie cannoni, …..va bene inventore di corte, sarai un uomo libero dopo che sarò diventata imperatrice del continente e solo allora…. ed ora al lavoro!”.

Dovete sapere che nel lago vicino al castello c’era un porto con delle navi ormeggiate..e l’inventore potè realizzare la sua idea avrebbe eseguito una modifica ad una nave già esistente, aveva ora a disposizione una chiglia per sistemare i bracci antigravitazionali, e siccome le navi disponevano di vele potevano, dopo essersi sollevate dall’acqua, essere direzionate nel cielo, eh si! avrebbe collegato il convertitore anti-gravitazionale alle navi, anzi ne avrebbe collegati ben quattro, due per lato.

Passarono due mesi..di intenso lavoro..

Fu proprio così, la nave fu costruita, dopo un po’ di esercizio, la nave cominciò ad obbedire ai comandi e si mise a volare nel cielo con il suo carico di soldati e di armi…come fu comandato dalla regina Silvana..

I quattro convertitori con all’interno il magnete inserito in un telaio a forma di un grosso cono con la base rivolto verso il basso, emanavano un raggio magnetico invisibile, che adeguatamente regolato da una schermatura, sollevava la astronave sia sulla acqua che sulla terra e la faceva volare nel cielo, le vele bianche spiegate al vento davano alla nave anche una direzione, la nave navigava nell’aria, in alto, ma poteva anche tornare giù, sull’acqua da dove era partita.

L’inventore potè così volare..insieme alla sua macchina…”ecco inventata la nave volante del futuro!” disse l’ingegnere a tutti i nobili presenti alla inaugurazione.

La regina Silvana subito ordinò di montarci all’interno più armi, dei cannoni e delle bombe e ne fece costruire altre quattro di navi così ben armate ed identiche ..e poi dichiarò con entusiasmo:

” Sia dichiarata guerra ai paesi confinanti!”.

Dopo qualche anno, le sue navi cariche di armi, partirono in volo per bombardare le difese dei paesi vicini, sia con i cannoni che con bombe lanciate manualmente.

I soldati dei paesi vicini, non poterono fare nulla per impedirlo e dopo pochi mesi si arresero.

Il pericolo arrivava infatti dal cielo ed era impossibile difendersi da esso..i loro cannoni non potevano colpire il bersaglio verso l’alto, erano necessarie traiettorie verticali o quasi, ma poiché i cannoni a terra erano rivolti in posizione orrizzontale, era impossibile colpire le navi volanti che stavano in alto..

Fu così che la regina Silvana minacciando per rappresaglia di distruggere intere città, con le sue navi volanti, vinse la guerra e si auto-nominò imperatrice dell’intero continente.

Come promesso, dopo l’incoronazione a imperatrice della regina, al fortunato inventore Demetrio fu restituita la libertà.

Ora l’inventore aveva pagato il suo debito e poteva vivere libero per il mondo..volando anche lui nel cielo su una piccola barca volante da lui costruita per uso pacifico.

La imperatrice Silvana seppur malvagia, realizzò la profezia della strega..come vedete nelle favole, le profezie si avverano sempre…anche se i propositi sono negativi, poichè a volte comanda il destino e non il bisogno di giustizia..

Demetrio tornato libero di gestire se stesso, viaggiò per il mondo e lavorò in segreto per altri regnanti, e decise per favorire la pace tra gli uomini sulla Terra, che avrebbe informato anche le nazioni avversarie dei segreti della pietra antigravitazionale, in modo da punire la ambiziosa e avida regina Silvana.

Fu così che dopo qualche anno tutti i paesi della Terra avevano a disposizione navi volanti, ed a nessuno capo di stato passò più per la mente di fare la guerra ai vicini, poiché era diventato rischioso dichiarare guerra…adesso esistevano armi da cui era difficile difendersi..e tutti disponevano di queste armi..si era creata nel mondo una intenzione seria nel timore di dare battaglia ai paesi vicini…

E fu così che le nazioni del mondo vissero in pace..

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Morale: quando l’ingegno umano è motivato e finanziato dalla ambizione dei potenti, la fortuna corre in suo aiuto, il progresso tecnologico della civiltà migliora e l’inventore ottiene con esso successo nel lavoro….ma per far tornare un equilibrio tecnologico nel mondo, é necessario diffondere le invenzioni create e renderle disponibili a tutti..

Fine

autore: Egidio Zippone

(Milano, Marzo 2013)

Giudizio: originale, interessante

voto: (da 5 a 10): 9

Favola: L’inventore (per ragazzi)ultima modifica: 2016-02-16T07:13:32+01:00da scrittore59

Un pensiero su “Favola: L’inventore (per ragazzi)

  1. a volte le invenzioni della scienza sono messe al servizio di ambizioni umane malvage, causando crimini nei riguardi dell’umanità, molte volte etica e ideali pacifici non sono ascoltati

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