Favola: insegnamenti da un altro mondo (per adulti)

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(racconto di tipo verde)

tempo teorico dedicato per la lettura circa 30 minuti..

FAVOLA DI EGIDIO

INSEGNAMENTI DA UN ALTRO MONDO

INTRODUZIONE. esistono mentalità che portano discordia tra la gente, ma saranno vinte dal credere in metodi nuovi…

Favola: Insegnamenti da un altro mondo

Inizio

Dovete sapere cari lettori, che l’Universo è infinito, e lontano, esiste di certo un pianeta simile alla Terra, identico nei problemi e nelle soluzioni, dove il problema esistenziale che si vive ricorda quello della nostra umanità, ma si tratta comunque di un altro pianeta…

Dove sarà nell’Universo? é sufficiente cercarlo è lo si trova…esso è già avanti nel tempo…esso è nel futuro e ci porta consiglio…traete pure insegnamento da questo pianeta…che ha un nome strano…pianeta Sostanziale …muniamoci di un grosso telescopio elettronico e osserviamo cosa accade in quel lontano pianeta .

In quel lontano sistema solare, regolato dalla luce di due soli luminosi, ci sono vari pianeti, su uno di essi rivolgiamo la nostra attenzione, sul pianeta prescelto noteremo che c’é un continente e nel continente si può intravedere un paese.

Questa è la storia di quel che capitò in questo paese tanti anni fa…

Una volta questo paese era abitato da persone, che non discutevano mai con cattiveria, ma nemmeno litigavano mai, poiché si ritenevano tutti amici.

I rapporti sociali erano gentili anche se un pò freddi e questo per non disturbare la libertà degli altri, nessuno riusciva ad approfittare degli altri poiché era messo subito a posto..dicendo “ognuno a casa sua! é dovere di tutti farsi i fatti propri!”.

In quel paese gli abitanti avevano vissuto tante storie di vita molto differenti tra loro, nel comportamento privato avevano agito in modo differente e lo sapevano… ma erano ugualmente amici, in quanto a nessuno gli passava per la mente che gli errori di un altro avvantaggiassero i loro..erano d’accordo per le pari opportunità…..

Un triste giorno però, una donna entrò in paese, una donna di nome Tiziana, vedendo che tutti si facevano i fatti loro, a differenza degli abitanti di altri luoghi..ella giudicò questo un modo strano di vivere, poiché era un modo di vivere che non aveva l’intenzione di migliorare ne di selezionare, al parere di questa donna di nome Tiziana la competizione tra gli esseri umani era necessaria ..e decise quindi di parlare alla gente per causare un cambiamento delle abitudini e si intromise nella loro vita.

Facendo comizi in paese, Tiziana si prodigò inizialmente istigando alla vanità tutti, facendo complimenti per abituarli, a volte basati su pregi e su valori fasulli, ed avendo poi saputo i fatti e i segreti di alcuni, volle usare i suoi modi da faccendiere per causare un volersi diversamente, e quindi disse agli abitanti di quel paese:

“Tra di voi, in questo paese c’è una sola persona veramente brava..egli è veramente il più bravo di tutti..e quindi giusto che i complimenti li facciamo solo a lui, non vi pare? poichè egli vi è superiore, ditemi voi chi è?..e ditemi cosa siete voi? …siete forse voi il più bravo di tutti?..chi è a parer vostro il “primo” del paese..? Chi è il migliore tra di voi? e chi é invece il peggiore?”

Per effetto di queste parole in quel paese fu il caos..

i sentimenti di pace e di vita tranquilla nel paese finirono all’improvviso..fu l’inizio delle ostilità tra i suoi abitanti. Nessuno tra gli abitanti voleva considerarsi inferiore ad un altro…nessuno voleva essere definito, soprattutto nessuno voleva essere giudicato meno bravo di altri, e tutti speravano che capitassero errori al prossimo per poi raccontarlo in giro per sminuirlo…ed impedivano in questo modo che qualcun altro si sentisse il migliore..

Nemmeno il podestà, che governava il paese, era ritenuto un esempio di vita migliore ed esemplare…poichè tutti sapevano tutto di lui…soprattutto quelli accusati di avere disobbedito alle regole della giusta moralità, di conseguenza molti si sentivano obbligati a far passare i loro errori per cose giuste, inventando insane falsità che poi incrementavano ancor di più i rancori tra gli abitanti…qualcuno diceva infatti che un errore compiuto, se esso è meno grave di un altro, se piace al migliore diventa una cosa giusta se tutti lo faranno…fu anche per questo che cominciarono le ostilità.

I paesani provocati nella propria autostima e vanità, si intestardirono nel dar la colpa agli altri dei loro errori e molti facevano la spia al prossimo per farlo giudicare peggiore di loro e per allontanare l’attenzione dalla loro vita che dovete sapere in verità era mediocre per altri motivi…

Molti cominciarono a litigare per difendere la propria opinione di vita dal giudizio, per loro falso, di essere meno bravo di un altro.

”Il meno bravo sei tu! che hai tradito tua moglie e tua moglie non era d’accordo, ed io che non ho fatto questo sono quindi più bravo di te!” disse un paesano ad un altro.

”No! Il meno bravo sei tu che hai rubato la valigia e ti hanno messo in galera”..disse un altro ancora..” adesso sono io il più bravo, poiché io non ho precedenti penali!”.

”Sarà!, ma forse il meno bravo è lui” …facendo segno a quello lontano “che ha bevuto troppo vino e si è ubriacato, é stato male ed ha detto parolacce volgari durante la ubriacatura, chi glielo ha fatto fare? Doveva stare attento! Ora sono più bravo io di lui di certo!” affermò un altro.

“No! Il meno bravo è quello là… che ha fatto un grave errore di lavoro..il lavoro non è un divertimento, si è pagati e non si può sbagliare, adesso non è lui il più bravo di tutti…adesso lui non è più il primo!” disse un altro.

“Ma che dite! il meno bravo è quella donna laggiù, che non è riuscita a trovare marito in tutti questi anni..significa che non la pensano brava e bella come le altre donne, il prossimo lo ha capito e resterà sempre da sola!” disse un altro ancora.

Queste persone per un attimo smisero di parlare, ci pensarono su, ma poi reagirono e ricominciarono a litigare ed a discutere offendendosi a vicenda nuovamente… nessuno voleva che gli fosse attribuito il giudizio di essere meno bravo di qualcuno…”Chi ti dice che tu sei migliore di me! Per me sei tu il meno bravo tra noi..e non io!”

Per qualcuno di loro quella donna di nome Tiziana aveva ragione, di certo esisteva il migliore di tutti, ma doveva ammettere che se i più bravi esistevano in quel paese, erano solo quelli che riuscivano a tenere nascosti i loro errori… ma la donna chiamata Tiziana disse: “sappiate che il più bravo è uno, solo a lui quindi farò dei veri complimenti.. agli altri invece niente..gli altri li farò sentire colpevoli per aver fallito in questa competizione!”..Tiziana era riuscita ad imporre il suo modo di giudicare a tutto il paese..

Arrivarono poi i bambini di una scuola, infastiditi dal dovere giudicare i loro genitori a causa delle domande degli insegnanti, risoluti questi bambini anch’essi dicevano; ”No! mio padre non è meno bravo di un altro..no! io voglio essere figlio del più bravo del paese..io voglio essere figlio del “primo”..voglio essere nato da un vincente…mio padre non deve essere un perdente..no e poi no!” dicevano alcuni bambini spazientiti dagli insegnanti che avevano chiesto loro, se i loro genitori erano veramente i più bravi come educatori ad esempio se in famiglia erano seri, in quanto bisognava sapere chi era il più bravo del paese, ormai solo questo contava per la gente…ed i bambini molto spesso dicevano la verità su quello che succedeva in famiglia, per gli insegnanti quello che dicevano era attendibile..i bambini erano dei validi spioni.

Ma la donna chiamata Tiziana disse ancora: “vi ripeto il più bravo tra di voi è uno solo, quindi confrontatevi pure tra voi con pignoleria e meritocrazia..la vostra vita deve essere in continua competizione in modo da migliorare il destino della nostra specie, questo è l’impegno ambizioso per meritarsi il miglior complimento..chi di voi sarà il vincente..chi di voi è il vero “primo” del paese?”

Ci volle poco a convincere tutti di questo metodo, tutti volevano essere “il più bravo del paese:..il primo” ..in quanto i meno bravi di certo deludono i padri..e deludono anche i propri figli e probabilmente dopo morti vanno pure all’inferno in quanto nessuno li sa difendere, perché di certo non sono riusciti a rendere esatti gli errori della loro vita…”solo i più bravi”, dicevano falsamente i seguaci di Tiziana, sono da considerare eroi, in quanto saranno giudicati campioni, è questo il premio..essi sono simili a esseri superiori in quanto hanno convinto che non hanno errori!”.

Per colpa di Tiziana la gente si offendeva nella vita e nel privato famigliare e litigava continuamente..si era creato di conseguenza un timore innaturale per la violazione della propria privacy, esisteva il timore che se i “panni sporchi” fossero stati risaputi da qualcuno, avrebbero causato alla famiglia che aveva errori, minor competizione in società, non c’era più pace nel paese e qualcuno si lamentò tristemente di questo…

Il paese era diventato di conseguenza un brutto paese, pensate quanto era diventata cattiva la gente , si gioiva solo quando, qualcuno estraneo per loro, dimostrava di avere problemi psichici a causa della fissazione di competere e ricorreva all’analista, ed era obbligato per suo consiglio di medico a togliersi dal confrontarsi e perdeva quindi il rispetto degli altri, in quanto pensato vulnerabile nella mente e quindi considerato un perdente: ”ecco finalmente uno di meno!” dicevano i più opportunisti.

Tra i paesani nascevano nella gente strane sindrome, alcune parole dette forse a casaccio ricordavano, per associazione di idee, a qualcuno certi strani errori..e con questo tutti avevano paura di pensare quelle parole e di sentirle dire dagli altri, essi si sforzavano di non far capire agli altri che si era sbagliato in qualcosa…ma molti altri si divertivano a ricordare gli errori al prossimo in questo modo sadicamente…era divertente ricordare gli errori a chi si pensava migliore di loro..

I padri dicevano ai figli che:” la gente non deve sapere i nostri segreti famigliari, é questo diventato molto importante, nessuno deve sentirsi più bravo di noi, se ammettiamo i nostri errori ci riterranno perdenti e quindi diversi, non bisogna far capire che abbiamo vissuto dei problemi in famiglia ..intesi!” “Solo in questo modo ci meriteremo il miglior incarico lavorativo ed il miglior stipendio!” state attenti a quello che dite agli insegnanti della scuola..

Era proprio una faccenda comica quello che era accaduto nel paese, qualcuno aveva chiesto chi fra tutti era da considerare il migliore, e tutti invece di rispondere avevano cominciato a litigare tra loro…non era più un bel paese..bisognava inventare qualcosa per far tornare il paese come prima……

– IL CAMBIAMENTO NECESSARIO

Tutti decisero di pregare durante la notte i loro antenati, per portare con il loro consiglio in sogno, una soluzione al problema esistenziale della gente, poiché essi preferivano vivere in un paese di gente simpatica e allegra, bisognava impedire che la situazione attuale diventasse traumatica per i più deboli a causa del falso bisogno di competere.

Tutti gli abitanti mentre facevano colazione, finalmente avvertirono che intorno a loro nei rapporti tra le persone si era creata molta cattiveria, antipatia e diffidenza, resi saggi invece dalla magia notturna dei sogni voluti dagli Angeli, essi finalmente capirono questo e quindi affermarono:

“ Questo paese si è incattivito ed è diventato egoista, si respira collera e malumore di continuo, occorre più pace, ma la vera pace, ora lo capiamo, si ottiene con la collaborazione alla fraternità e consigliando alla solidarietà tra le genti, senza sentirsi obbligati a confrontarsi continuamente con gli altri e per giunta con un metodo assurdamente pignolo per un essere umano, questa situazione non serve al nostro paese!”..dicevano altri ancora “per vivere in pace non bisogna essere ostinati a dimostrarsi più bravi degli altri, questo non serve all’amicizia tra le genti, é sufficiente partecipare alla vita per essere contenti”.

Nonostante la certezza di avere qualche errore, l’impegno a comportarsi bene poteva continuare a esistere e le buone regole potevano restare insegnate..in quanto consigliavano e influenzavano a sbagliare poco gli abitanti..

Non importava più a nessuno se qualcuno aveva commesso anche degli errori nella vita..la buona regola non doveva causare la persecuzione di chi aveva sbagliato… “anche chi sbaglia è una persona normale..in quanto è un essere umano e non una macchina…deve solo ammettere di avere un errore e sarà lasciato in pace, avere errori infatti non è una diversità é normale!”…non c’è bisogno di rendere per forza giusti i nostri errori… lasciamo pure che una piccola parte delle nostre azioni ..restino cose sbagliate….non è vero che bisogna per forza essere considerati i migliori.”

Finchè qualcuno tra gli abitanti disse: “Facciamo così, questa è la soluzione che propongo, questo è il consiglio che do a tutti voi”: e continuò:

“difendere il sentirsi “primo” non è più obbligatorio, il termine primo è un giudizio falso in quanto troppo esagerato per un essere umano in quanto ingiusto per la nostra natura vulnerabile, in quanto in verità tutti abbiamo degli errori segreti, questo lo abbiamo capito dall’effetto che questa parola (essere un primo) ha sulla gente, essa ci fa sentire falsi superbi e ci fa litigare in quanto si teme ancor di più la verità, il giudizio di primo non esiste più per noi, siete stati tutti per alcuni momenti vittime della società e quindi ora siete anche voi portatori di incoerenze morali, avete di certo per questo motivo commesso errori..però avete anche voi imparato dagli errori degli altri…il vostro errore sarà differente, ma siete uguali a tutti nell’avere errori di certo..risultate pentiti di qualcosa..quindi di certo avete errori..

In tutte le genti per via della stessa natura umana che ci mantiene vivi, comanda la verità, questa verità ci fa capire, che non siamo perfetti moralmente, quindi dobbiamo essere comprensivi gli uni con gli altri..altrimenti capiteranno all’interno della nostra comunità fatti dolorosi di certo..(atti di vandalismo, omicidi, persecuzioni, incattivimento dello spirito, ricatti) secondo me si può essere uguali tra noi lo stesso pur avendo errori differenti da consolare, considerandoci tutti anche differenti, ma proprio per questo tutti uguali, per questa verità, siamo tutti meno bravi di qualcuno allo stesso modo anche se in modo diverso…questa certezza di essere anche meno bravo di qualcuno è normale infatti non ci causa la prigione…che è l’unica situazione di schiavitù che oggi l’uomo conosce e molti vivono questo dispiacere, quindi è l’unica situazione che si deve temere.

Era forse vero si poteva trovare una soluzione per far tornare la pace, elaborando il problema in altra maniera…forse si poteva ottenere pace dalla questione nei riguardi di chi merita e di chi non merita.

“Vogliamo vivere con più praticità la nostra vita!” dicevano in molti…

“Il nostro ideale di vita, lo stile che seguiamo, interpretato con pignoleria e severità rende cattiva l’umanità…l’integralismo degli ideali non è normale alla natura umana…bisogna essere sostanziali…non esageratamente idealisti della storia di vita”.

“Di conseguenza facciamo così: “affermò un individuo certamente più saggio degli altri:

“Togliamo di mezzo la persona che ha inventato il termine di giudizio “primo” ed i doveri che impone questo termine..e tutto tornerà come era tempo fa, ricordate si viveva in pace ed eravamo contenti a sufficienza ..

ritorneremo tutti amici e ci piaceremo di più..siccome ho capito come tutto il malcontento è cominciato, io do a voi questo consiglio…togliamo di mezzo chi ci ha fatto litigare con i suoi metodi da faccendiere obbligandoci a essere per forza migliore di un altro!”.

E così fecero, tutti in paese andarono a trovare la donna che aveva cominciato e provocato l’alterigia e la rimproverarono aspramente, la donna chiamata Tiziana fu messa con le spalle al muro e gli fu detto con molta decisione: “Non giudicare il tuo prossimo, poiché chi giudica offende e sarà per questo giudicato a sua volta con pignoleria…adesso o ti fai i fatti tuoi, oppure te ne vai dal paese..in questo paese vogliamo vivere tutti stando d’accordo, quindi tu te ne devi andare da qui!”

Molti abitanti del paese dissero questo con severità a quella donna … e la donna chiamata Tiziana fu finalmente allontanata dal paese…con sollievo di tutti…molti potevano dire: “Finalmente se ne andata quella spargi-zizzania!”.

La donna chiamata Tiziana da quel giorno scomparì, svanì nell’aria, si diceva che qualcuno vide il suo corpo svanire nel nulla, in quanto ella era in realtà “il diavolo della discordia” diventato persona per magia e per dispetto all’umanità..con l’intenzione di causare nel mondo degli umani l’iniquità di giudizio e il loro litigare….

Come un diavolo, ella era riuscita a far litigare tutto il paese..ma qualcuno lo aveva capito che quella persona era parte del demonio e ascoltando la positività dei saggi aveva allontanata l’influenza di quella figura negativa, il male che la consigliava e la discordia che la nutriva, avevano perso anche questa volta..il loro tentativo di affliggere l’individuo umano ed il non considerare le sue attenuanti esistenziali..si era dissolto con lei..nel nulla..

Tornò la pace nel paese..nessuno era ritenuto più “un migliore degli altri”…..

“Diciamo no! ai termini troppo estremistici nel giudicare l’umanità, le persone non sono macchinari e possono avere anche errori…lo sbaglio giusto non esiste…chi al mondo non è stato mai vittima della sfortuna? Anche i migliori commettono errori rispetto al comportamento ideale!”

Qualcuno è stato protetto dalla società e qualcuno invece no!..Smettete quindi e non incattivite inutilmente la gente, tutti devono essere tollerati sia il povero che il ricco, la perfezione continuativa non esiste sulla Terra, dobbiamo quindi essere più indulgenti con il prossimo…sulla Terra esiste anche la mediocrità…in quanto esseri umani possiamo avere anche errori.

Affermare “Errare è umano!.. diventerà legittimo per tutti”..

La società da il privilegio ad ogni individuo di inventare filosofie ed ottenere da esse idee nuove per consolare al meglio le cose sbagliate di ogni vita.

“E per questo che la creazione libera e saggia di sapienze alternative intelligenti e valide, rende utile e pacifica la ricerca della felicità umana…..occorre quindi cercare ed inventare metodi nuovi!”

– CONCLUSIONE

In quel pianeta lontano tanti anni fa capitò questo, e gli abitanti hanno risolto il problema allontanando e rimproverando i metodi discriminatori che facevano disprezzare la mediocrità umana obbligando a essere il migliore per forza..

E noi che viviamo sulla nostra Terra e che con un grande telescopio elettronico, abbiamo potuto vedere e capire ciò che è accaduto in passato su quel pianeta, traiamo il giusto insegnamento da questa storia e portiamo da domani un gentile consiglio ai nostri amici….avete capito come si da pace al problema morale?

Fine

Autore: Egidio Zippone

(Milano, Gennaio 2011)

Giudizio: interessante, originale

voto (da 5 a 10): 9

Favola: insegnamenti da un altro mondo (per adulti)ultima modifica: 2020-02-26T11:34:00+01:00da scrittore59