Favola: Voler diventare un eroe (per adulti)

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(racconto di tipo nero e bianco)

tempo teorico da dedicare per la lettura 30 minuti..

FAVOLE DI EGIDIO..

VOLER DIVENTARE UN EROE

INTRODUZIONE: si vergognava di essere stato un vile in passato, ed invece il destino di diventare un eroe in lui si realizzò ugualmente, poiché non temeva più di morire a causa di una profezia….

Favola: voler diventare un eroe

Inizio

C’era una volta, nella città di Milano un ragazzo volonteroso .

Era un ragazzo di vent’anni di nome Walter, che da bambino fu abbandonato in un collegio per orfani, in quanto i suoi genitori erano morti in un incidente di auto, egli ne uscì salvo da quello incidente, ma da quel momento fu solo al mondo e per questo la città di Milano lo aiutò dandogli un rifugio e da mangiare sistemandolo in un orfanotrofio situato in città…

Walter fu sempre grato alla città di Milano per averlo aiutato, in quei giorni era disoccupato e povero, ed ora la città di Milano in quanto generosa lo aiutava anche con un sussidio.

Vivendo con il sussidio del comune e la vendita di qualche libro di poesie…. il protagonista di questa favola tirava a campare…ma il suo sogno non era di diventare artista… ma di essere un eroe per la sua città…così avrebbe ripagato il debito con la sua gente.

Durante questi giorni, nella sua solitudine, Walter suonava uno strumento, una piccola fisarmonica, agli angoli delle vie del centro..e qualche passante rallegrato e commosso dalla sua musica gli regalava a volte dei soldi…era anche questo un modo di arrangiarsi.

Dovete sapere che Walter era tormentato da un brutto ricordo che risaliva a qualche anno prima,,…da ragazzo aveva visto maltrattare da un gruppo di malavitosi una donna, la donna chiedeva aiuto urlando, e lui non aveva risposto alle richieste di soccorso di lei..ed era fuggito spaventato..e si chiedeva sempre come mai si era comportato così?

Il mondo lo aveva aiutato da bambino con la sua solidarietà, ed ora che aveva avuto occasione e poteva ricambiare l’aiuto ricevuto, lui non lo aveva fatto… aveva avuto paura…come mai?…

La donna in questione era solo una donna estranea per lui e non era la sua ragazza, infatti si chiedeva: “come mai sono in crisi per una donna estranea.. allora?”.

Come mai sentiva il bisogno di dover rischiare la vita per lei?..

Walter ripeteva a se stesso da sempre, che non aveva capito quello che stava per capitare a quella donna quel giorno..ma un sospetto lo preoccupava “sono forse un vigliacco?” pensava di se stesso il ragazzo diventando triste…il dovere di sentirsi un uomo coraggioso in lui brontolava…e Walter provava molta vergogna per l’indifferenza dimostrata da lui in quel momento.

In quei giorni, leggendo i giornali, ebbe conferma della notizia e si rattristò davvero, quando lesse dai giornali che quella donna, in quella strada, era stata addirittura violentata, seviziata ed uccisa barbaramente da un gruppo di delinquenti…si sentì veramente in colpa come uomo..lui era li in quel momento e l’avrebbe potuta aiutare…promise quindi che un giorno se ricapitava un occasione identica, si sarebbe comportato diversamente, si sarebbe comportato da vero eroe…ed avrebbe finalmente ricambiato quell’aiuto che la solidarietà del mondo aveva dato a lui.

Questi pensieri gli tormentavano la notte, Walter prendeva la sua fisarmonica e con la malinconia che li percuoteva l’anima a causa del suo senso di colpa, inventava ed suonava musiche tristi e commoventi per calmare la sua coscienza…il ragazzo componeva musiche durante la notte.

Walter viveva da solo in una casa di ringhiera nella zona periferica di Milano…ma era contento, anche se povero, di essere ancora vivo..egli credeva nella verità..vissuta con saggezza e secondo lui le buone intenzioni di vita servivano solo a sbagliare poco, le buone intenzioni non servono a provocare la persecuzione di chi ha commesso errori..ma servono a incoraggiare un minimo di attenzione nella vita, in questo modo Walter dava pace alla sua coscienza di ragazzo…il ricordo di non avere aiutato quella donna e di essere fuggito lo tormentava ancora..ma in fin dei conti egli si diceva consolandosi: “quel momento di vigliaccheria é solo un episodio raro nella mia vita….non va considerato!”..

Walter diventato adulto, crebbe da uomo libero e descriveva nelle sue poesie le bellezze della vita libera e anche se essa era disordinata e povera, egli riteneva la sua vita in armonia con lo spirito che guidava la evoluzione umana…lo spirito che permette di imparare dagli errori.

Tutto questo gli ispirava dei brani musicali piacevoli e con la musica della sua fisarmonica, egli riusciva rallegrare i cuori degli innamorati..ma in realtà la sua musa ispiratrice nasceva dal dolore di sospettarsi un fallito come cavaliere ed eroe, questo lo faceva soffrire ma rendeva allo stesso tempo geniale la sua arte musicale..e così Walter riusciva guadagnare un po’ di denaro dal vendere le sue composizioni ai musicisti esperti e più famosi.

Una notte, la notte del suo compleanno, Walter come al solito non aveva sonno e decise per questo di passare il tempo a dipingere un quadro che raffigurava uno spettro nell’oscurità e poi esaltato dalla suggestione del quadro, decise di scrivere anche una poesia dedicata a esso, accese la lampada sul tavolo.. prese una penna e cominciò.

Egli scrisse una poesia sull’aldilà e sulla morte..ne era così compiaciuto, che volle inventare anche una musica commovente ispirata da quel dipinto e la cantò insieme alla sua poesia.

L’artista rilesse più volte le parole..e le cantò più volte e non si rese conto che si era già fatto tardi..per effetto delle parole scritte della poesia e di quella sua musica dolce, l’adilà si mosse nella sua energia ed apparve davanti al lui..un fantasma…una nube grigia si era formata davanti a lui nel buio e una voce telepatica cominciò a parlargli…ella disse di chiamarsi “il Mago degli Spiriti”.

Lo spirito grigio continuò a parlare e gli disse: ”mortale! devi sapere che mi sono commosso nell’ascoltare le parole e la musica di questa tua dolce poesia in rima…e anche nel vedere il dipinto realistico che raffigura un essere simile a me.

Devi sapere che difficilmente io riesco a provare commozione per cose create dalla vita terrena..e così sono contento di aver provato queste dolci emozioni a causa tua e della tua arte..per ringraziarti, ragazzo, decido di prometterti un regalo!”.

Lo spirito grigio rimase per un po’ in silenzio e poi continuò:

“ebbene ragazzo ho deciso che esaudirò ben tre tuoi desideri per ringraziarti di tre cose: della poesia inventata da te, della buona musica creata da te e della suggestione del quadro che hai dipinto, tutte queste cose parlano della mia aldilà, dove io medito ed esisto, un argomento che mi riguarda..e tutto queste opere, mi hanno molto commosso…bravo ragazzo!”.

Walter non era spaventato, perché quello spirito mentre gli parlava lo comandava a restare calmo e così il ragazzo un po’ contento, un po’ stupito dell’apparizione, decise per se il desiderio da chiedere, era stata la sua creatività a dargli questa possibilità..e pensò tra se e se:” qual’è la mia preoccupazione?… quale è la mia paura?”..si! era quella la sua paura…Walter aveva paura di morire troppo giovane e di ammalarsi..Walter voleva una vita lunga e sana quindi rispose a quel fantasma:

“questo è il mio desiderio.. oh! spirito mago: voglio vivere a lungo e quindi voglio sapere tante cose, ad esempio prima di tutto voglio sapere la data del giorno di quando io morirò..poi voglio sapere se mai mi ammalerò gravemente e poi voglio sapere se incontrerò nella vita una donna che amerà solo me…”

Tu “Mago degli spiriti” che sembri sapere ogni cosa di tutto, di certo saprai queste tre cose ..e quindi sono queste le mie richieste che ti faccio e ti chiedo!” rispose Walter con decisione guardando lo spirito apparso nel buio.

Lo spirito era diventato più evanescente, e sembrava riflettere sulle cose dette dal giovane artista.

Lo spirito rimase in silenzio qualche minuto..poi si rivolse al giovane e gli disse: “tu ragazzo un giorno morirai ..pochi giorni dopo che avrai compiuto l’età di 101 anni…ti ammalerai comunque…. ma di certo guarirai sempre… e solo una donna si innamorerà di te e avrai figli da lei”

Il ragazzo fu contento di queste rivelazioni e decise che quella saputa era l’età giusta per morire..fu contento di sapere che sarebbe sempre guarito da ogni malattia o incidente ..e fu felice nel sapere che avrebbe incontrato il vero amore…non rimase stupito per il fatto che avrebbe fatto figli…pieno di contentezza prese tutto a memoria e siccome si era fatto tardi si addormentò così come era..rimanendo vestito..compiacendosi che il suo futuro era fortunato e la sua vita longeva, non avrebbe più avuto paura di morire, poteva rischiare la sua vita per gli altri, la sua ora in cui sarebbe morto, era di certo lontana …e sapeva che un giorno avrebbe anche incontrato il vero amore, il ragazzo reso ottimista si addormentò e sognò di essere un eroe, si addormentò con un sorriso…mentre lo spirito mago che gli aveva parlato svaniva nel buio .

Passarono i giorni e Walter, aveva trovato un lavoro come impiegato, dopo qualche mese decise di concedersi una vacanza, aveva anche guadagnato un po’ di denaro vendendo la sua musica e le sue poesie.. aveva deciso quindi di visitare la città di Roma..essa distava bene sei ore di treno da Milano e quindi decise di partire da casa sua per dirigersi alla stazione e salire su un treno.

Mentre viaggiava su quel treno… a causa della troppa velocità, proprio in una parte ricurva dei binari, quel treno deragliò dalle rotaie e continuando la sua corsa finì cadendo da un alto viadotto nel fiume sottostante, Walter fu l’unico a salvarsi, fu l’unico superstite, tutti gli altri passeggeri morirono nell’incidente, in quanto l’incidente fu molto grave, il treno si sfasciò del tutto e i suoi scompartimenti si riempirono di acqua facendo annegare i passeggeri all’interno, ma solamente Walter si salvò, si svegliò al pronto soccorso mentre lo stavano visitando ..e il dottore vedendolo svegliarsi gli disse:

“ ragazzo! probabilmente non è oggi la tua ora di morire, sappi che sei l’unico passeggero del treno che si è salvato… sei proprio fortunato!”

Il ragazzo si ricordò in quel momento di quel che aveva detto la apparizione notturna mesi prima e cominciò a credere che tutto era vero, che quelle rivelazioni erano sincere e che era proprio il “mago degli spiriti” quel fantasma che gli aveva parlato quella notte ed aveva riferito a lui del domani.

Tornò a casa e tutti gli amici del bar si complimentarono per la sua fortuna, era stato un vero miracolo, il ragazzo quella notte ci pensò a lungo e decise che sarebbe diventato un eroe, ormai si era convinto che tutto era vero, il ragazzo aveva deciso per questo di diventare un eroe e di aiutare in quel modo il prossimo approfittando della sua certezza che il giorno della sua morte era lontano e difficile da capitare ..egli non poteva morire adesso… quindi ora poteva rischiare la vita per aiutare gli altri, di certo nel farlo non sarebbe morto…

Walter decise di combattere il crimine che disturbava la sicurezza della sua città, molte donne, molta gente pacifica era in pericolo, e lui voleva aiutarla…aveva un debito con la società altruista, la società solidale con i poveri.

Si iscrisse così con l’aiuto dei suoi risparmi, ad una palestra di karatè e juji-tzu, arti marziali orientali, e diventò molto bravo..uno dei più bravi della palestra..dopo qualche anno era pronto, ora aveva le basi per diventare un eroe…il suo sogno era diventare l’eroe della città.

Passarono i giorni e durante la notte vestito in abiti normali ed indossando una felpa con un cappuccio che gli copriva il capo, il ragazzo di nome Walter, si recava cercando il pericolo nelle zone malfamate della città, egli camminava, sostenuto dal suo sogno di essere un eroe, nelle zone più deserte e buie della città, dove agivano i malintenzionati più crudeli, dove la gente per bene aveva paura di circolare, in cerca di atti di eroismo Walter camminava per quelle strade, ormai era convinto che avrebbe vinto la triste realtà di essere un nessuno per la gente.

Ed un giorno capitò la sua vera occasione, in una zona della città, dei malviventi avevano fermato nella strada un auto con a bordo una intera famiglia, essi spaventavano quelle care persone con armi e coltelli urlando e minacciando di uccidere.

Walter non si perse di animo e mentre la famiglia gridava aiuto nell’auto, ma nessuno però accorreva, e mentre i vicini spaventati incuranti delle urla avevano tutti chiuse le loro porte e finestre e fatto scendere le tapparelle in segno di paura, in quanto non volevano essere testimoni di qualche reato senza volere, era infatti quella una banda vendicativa che riteneva quella zona cosa loro, lui Walter incurante del pericolo, diversamente decise di correre in loro aiuto, il ragazzo sapeva che non sarebbe morto e non si preoccupò, Walter si lanciò contro uno dei banditi che era armato di un grosso coltello e gli sferrò un pugnò in faccia: “ tho! ecco un eroe, mi stupisco!” disse il capo dei delinquenti…” adesso lo uccido io questo rompiballe!” aggiunse il teppista minaccioso e così premette il grilletto della sua pistola puntando l’arma contro Walter, il colpo partì, non si sa se il proiettile o più proiettili colpirono il ragazzo, ma si sa che il ragazzo ebbe ugualmente la forza di avvicinarsi al bandito e di colpire il bandito con un colpo di karaté alla gola e il criminale per il colpo marziale alla gola svenne nella strada picchiando la testa sull’asfalto.

Intanto nell’auto la famiglia era terrorizzata ed urlavano tutti quanti, i delinquenti erano ammutoliti stupiti da questo inatteso nemico: ”adesso ci penso io! a questo eroe!” disse un altro teppista in preda all’ira.

Gli altri banditi intanto riuscirono ad estrarre dall’auto, aprendo con forza la portiera e strattonando, una ragazza, la figlia più grande: “No! Lasciate mia figlia!“ urlò la madre spaventata mentre era seduta nel sedile anteriore dell’auto… i banditi intanto avevano preso in ostaggio la ragazza minacciando di ucciderla, Walter era indeciso, era a rischio la vita della ragazza, ma non c’era tempo da perdere e di istinto si lanciò contro il delinquente che la teneva prigioniera e gli sferrò un pugno contro il volto, intanto un altro bandito da dietro colpì la schiena di Walter con un coltello ..ma il ragazzo niente.. non sentì alcun male…quel teppista fu spaventato da quel ragazzo coraggioso e così si mise a scappare… ma Walter lo inseguì e lo immobilizzò con una mossa di judo…intanto si sentivano le sirene della polizia risuonare nella notte, qualcuno dei vicini, più coraggioso degli altri, aveva infatti chiamato la polizia.

Ecco arrivare la polizia e arrestare tutta la banda, Walter sanguinante dalla schiena e dal petto ..era ancora in piedi …e non sentiva alcun male…. fu ugualmente messo in una ambulanza e portato al pronto soccorso…aveva infatti tutta la camicia insanguinata. Walter nell’ambulanza per le ferite riportate ebbe uno svenimento, mentre lo curavano e nel suo delirio la sua mente ripeteva ossessionata…”devo salvare una persona..salvare la gente..devo diventare un eroe..non devo essere più una nullità!”.

Il ragazzo era stato ferito gravemente, ma i medici erano tutti stupiti per la sua rapida guarigione..era come un miracolo..avevano estratto dal corpo del ragazzo due colpi di pistola, inoltre la sua schiena era stata ferita da tagli di coltello… ma nonostante avesse perduto molto sangue, il ragazzo non era ancora morto e stava guarendo. Walter si svegliò in una stanza di ospedale, vicino a lui il volto di una bella ragazza, la riconobbe era la ragazza che aveva salvato dai banditi, più in là i suoi genitori e il suo fratellino più piccolo.

Lei era bella, pensò Walter mentre la osservava, veramente una bella ragazza, e la ragazza disse a lui:” sei un eroe, sei il mio eroe, non siamo niente per te.. eppure tu hai rischiato la tua vita per tutti noi”.

“Complimenti ragazzo! bel lavoro” disse il capo della polizia a Walter mentre era li vicino nella stanza dell’ospedale.

Dovete sapere che la ragazza tutti i giorni andò a trovare il suo eroe in ospedale, per fargli sentire la sua gratitudine e i due ragazzi dicendosi delle belle parole finirono per innamorarsi.

I giorni passarono e Walter finalmente guarì dalle ferite…e fu dimesso dall’ospedale..

Aveva deciso di sposare Sonia, la ragazza che aveva salvato dai banditi, ed ora Walter aveva bisogno di un lavoro vero con il quale avrebbe guadagnato di più, completamente guarito il nostro Walter si arruolò quindi nella polizia e diventò un vero poliziotto, visto le referenze che aveva non sembrò strano, lo aveva raccomandato direttamente il capo della polizia della città di Milano, quindi nessuno dopo qualche anno si oppose alla sua nomina di commissario.

Era lei la donna della sua vita, Sonia, essi si sposarono ed ebbero dei bambini..e vissero felici nonostante la vita rischiosa che conduceva Walter a causa del suo lavoro.

Passarono gli anni ed ora Walter non era più solo…aveva una casa… una moglie… dei figli ed anche un lavoro dignitoso…il suo sogno si era realizzato.

Ritenuto un eroe da tutto il corpo di polizia, in quanto le sue azioni eroiche contro la malavita che infestava la città non si contavano, tanto erano numerose, ma soprattutto la opinione della gente era piena di gratitudine per lui, Walter aveva fatto finire in prigione molti criminali e risolto molti casi di omicidio, l’amore per lui da parte della famiglia di sua moglie era sincero, e lui ricambiava questo affetto restando fedele a Sonia.

Walter visse con coraggio rischiando molte volte la sua vita per gli altri, era quello il suo lavoro, infatti il nostro eroe vinse molte battaglie dichiarandosi nemico della malavita, e diventò giorno dopo giorno l’eroe della intera città come aveva sempre sognato…

La città di Milano lo aveva aiutato quando morirono i suoi genitori nell’incidente..ed ora lui Walter aveva ricambiato il debito compiendo azioni di eroismo per difendere la pace di quei cittadini che lo avevano aiutato, lottando per essi contro la malavita che li affliggeva.

il futuro ed il domani

Sono passati molti anni, siamo nel futuro, nelle favole il tempo non è sovrano, siamo nel 2060 sempre nella città di Milano.

Walter é ormai vecchio e stanco della sua vita di anziano, per la minor salute che ha il suo corpo , ora è solo in quanto sua moglie é morta qualche anno prima, sta pensando che ormai può smettere di vivere anche lui.

E’ felice e contento in quanto i suoi figli sono ormai sposati e diventati genitori, Walter decide che ormai può abbandonare la vita terrena, ed andare a cercare pace nell’aldilà, ormai Walter aspetta la morte come una destinazione obbligata.

Walter si ricorda che la sua vita é ormai alla fine, ricorda all’improvviso, quello che gli aveva detto lo spirito dell’apparizione, vedendo il calendario, Walter capisce che la data della sua morte é ormai vicina, ma non si oppone a questo, é stanco di vivere, é troppo anziano, tra poco Walter compirà 101 anni e la morte sembra a Walter la giusta soluzione al suo corpo invecchiato, comprende che per lui é giunta l’ora di morire..

Nell’aria il ricordo delle parole della sua poesia triste, e con il suo strumento la fisarmonica, Walter ripete un’ultima volta le note della sua musica piena di malinconia, egli é stanco ma felice delle soddisfazioni che la vita gli ha dato, e finalmente le porte dell’Adilà si aprono oltre le pareti della casa….egli vede finalmente la luce…e Walter in quel momento smette quindi di suonare la sua fisarmonica e anche di vivere…

Tre giorno dopo Walter é seppellito nel cimitero Monumentale di Milano, ed i figli ed i suoi nipoti già grandi piangono presso la sua tomba, per la sua scomparsa.

Dopo qualche anno dalla sua morte, ed obbedendo ad un destino comune…complice il giudizio del Signore…in quanto Walter é ritenuto un eroe da tutte le genti, gli angeli tutti decidono e permettono al nostro eroe di reincarnare il proprio spirito in un bambino appena nato sulla Terra, in quanto la reincarnazione è meritata solamente dalle anime di quelli che sono stati ritenuti veri eroi dall’umanità.

Morale: chi non teme di morire, può diventare un eroe, in quanto rischiare la sua vita è normale per lui..egli compirà la buona azione di fare giustizia dei malvagi…rischiando la sua vita ed obbedendo al suo destino che si ripeterà nel tempo..in quanto il mondo ha bisogno di eroi ancora adesso……

Fine

autore: Egidio Zippone.

(Milano Giugno 2012)

giudizio: interessante, avvincente

voto: (da 5 a 10): 9

Favola: Voler diventare un eroe (per adulti)ultima modifica: 2019-12-16T10:35:39+01:00da scrittore59