Favola: Guglielmo e l’amuleto porta Fortuna (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde)

tempo teorico per la lettura circa 25 minuti

FAVOLE DI EGIDIO..

GUGLIELMO E L’AMULETO PORTAFORTUNA

Introduzione:

Gli amuleti che portano Fortuna esistono davvero?

Favola: Guglielmo e l’amuleto porta Fortuna

Inizio

C’era una volta nel lontano 1600 d.c. nel mondo delle favole, una città..e dovete sapere che nel mondo delle favole ogni città ha un re..ma questo re era spendaccione ed aveva molti debiti..le casse della città erano semi vuote per colpa sua..

Viveva in questa città.. anche una famiglia povera…costituita da un padre e da suo figlio di nome Guglielmo…vivevano in povertà poichè erano poveri contadini..

Dovete sapere che Guglielmo era innamorato della figlia del re e siccome Guglielmo era un bel ragazzo..la principessa Manuela ricambiava il suo amore..ma suo padre il re non voleva questa relazione poichè Guglielmo era povero..e così vietò alla figlia principessa di frequentarlo per impedire che il loro amore diventasse realtà..il re voleva che la principessa sposasse un uomo ricco..

Fu così che Guglielmo disse a suo padre: “padre ho deciso che partirò per un lungo viaggio in cerca della mia Fortuna, poichè voglio diventare ricco e restando qui con te non capiterà mai!” il padre rispose: “e perchè figlio mio vuoi diventare una persona ricca..forse non è necessario che diventi ricco per essere un uomo felice” ed il figlio rispose: “é necessario padre..poiché voglio sposare la principessa Manuela e sarà possibile solo se diventerò ricco!”.

il giorno dopo Guglielmo mise qualche soldo nella tasca dei pantaloni e salutò suo padre e partì in cerca di Fortuna..

Cammina e cammina Guglielmo giunse in un paesino formato da poche case dove si stava organizzando quel giorno un piccolo mercato..

“non ho niente da fare…visiterò questo mercatino..” pensò Guglielmo..

Guglielmo vide che nel mercato.. c’era una bancarella dove una scritta su un cartello diceva “Amuleti Porta Fortuna con pochi soldi li avrete”.

Guglielmo sentì in quel momento una voce telepatica parlargli nella testa che gli diceva “ragazzo compera un amuleto..si! quello a forma di stella..quello li” ..era quello un amuleto di acciaio argentato che raffigurava una stella circondata da un cerchio..tutto suggestionato da questa stranezza, il ragazzo decise con i pochi soldi che gli restavano..di comperare un amuleto..

il venditore di amuleti …gli sorrise… e diede in cambio di pochi soldi ..lo amuleto al ragazzo, Guglielmo si mise in tasca il pacchetto e se andò da quel paesino..era diventato ottimista..

Cammina e cammina Guglielmo incontrò un anziano che portava un grosso peso sulle spalle..impietosito si offrì di aiutarlo..e tenendo lui quel grosso peso di legna da ardere sulle spalle al posto del vecchio.. Guglielmo seguì alla sua capanna lo anziano..che era contento della generosità di quel ragazzo..

Una volta giunti ad una capanna e riposati… il vecchio disse all’aiutante “raccontami la tua storia ragazzo!”…Guglielmo raccontò che era povero ed era in cerca della sua Fortuna e per favorirla aveva acquistato un amuleto al mercato del paese vicino..

il vecchio rispose:”un amuleto non basta a questo..siccome hai fatto una buona azione…come premio io ti aiuterò e benedirò il tuo amuleto… poichè devi sapere che io sono un eremita ritenuto Santo da molta gente..”

l’eremita anziano benedì lo amuleto dicendo strane parole in aramaico (un linguaggio antico) e facendo segni con le mani..e dopo aver agito in questo modo ridiede lo amuleto così benedetto al ragazzo..e disse: “adesso si!.. vedrai che l’amuleto ti porterà veramente Fortuna ..”

Guglielmo saluto il suo amico eremita e se ne partì per la sua strada..

Cammina e cammina Guglielmo sul suo percorso vide in terra un sacchetto smarrito da qualche viandante..sul bordo del sentiero che stava percorrendo… il sacchetto era li buttato da un lato….doveva essere li da molti giorni ed era tutto impolverato..lo raccolse da terra ed Guglielmo si accorse che era un sacchetto con molte monete di oro all’interno…”evviva che Fortuna!” e pensò ..”lo amuleto porta veramente Fortuna..”

Cammina e cammina però al ragazzo capitò stranamente un imprevisto …all’improvviso con un salto da dietro un albero apparve davanti a lui..un ladro con l’aspetto di un orco.. che minacciando con una pistola disse: ” la borsa oppure la vita..questa é una rapina!”

Per non litigare rischiando di morire.. poichè il l’orco era molto robusto a vederlo… e siccome Guglielmo era minacciato anche da una pistola..il ragazzo diede tutto quello che aveva all’orco e cioé diede la borsa di monete di oro all’orco ladro ed anche il pacchetto con lo amuleto..

disse l’orco contemplando la refurtiva: “bene! qualche moneta ed un amuleto a forma di stella.. li aggiungerò al mio tesoro di ladro!”

L’orco ladro legò con una corda le braccia di Guglielmo dopo averlo rapinato e lo obbligò a seguirlo al suo rifugio nascosto nel bosco..

intanto Guglielmo pensava “oh! che sfortuna mi è capitata ho perso tutto!”

L’orco condusse il ragazzo al suo rifugio nascosto nella grotta di una montagna vicino al bosco..

Entrarono allo interno del nascondiglio e Guglielmo vide che nel rifugio c’era un tesoro di cose preziose che il brigante aveva accumulato dopo anni e anni di ruberie.. L’orco legò Guglielmo ad un palo con una fune e gli disse:” ragazzo ti terrò prigioniero per un pò e poi ti venderò ad una carovana di mercanti arabi quando li incontrerò..che ti porteranno nel loro paese e ti faranno diventare uno schiavo..vali tanto ..sei sano di salute e robusto..sei altra ricchezza per me…e subito versò le monete di oro rubate e lo amuleto di Guglielmo in un forziere pieno di gioielli e altre monete che stava li vicino..

“Adesso tu sta qui legato..tornerò questa sera!” l’orco ladro chiuse l’entrata del rifugio con un grossa pietra e se ne andò lontano sempre armato per compiere altre rapine ai viandanti ignari che passavano di li..

Fu così che Guglielmo restato solo ed al buio… pensava: “possibile che il mio amuleto non mi abbia protetto..me povero ragazzo sfortunato!”

intanto l’orco era già lontano in aperta campagna…e stava aspettando che per la strada passasse qualcuno..quando all’improvviso il tempo cambiò..il cielo si riempi di nuvole nere e cominciò a fare tuoni e lampi e si mise a piovere e cosa capitò?… un fulmine più grande degli altri scaturì all’improvviso dal cielo e colpi l’orco in pieno petto che mori folgorato a causa di quel fulmine..

che ne fu di Guglielmo?

Guglielmo stava nella grotta buia ..cercando di liberarsi dalle funi…l’orco ladro sembrava tardare ad arrivare…e fortuna volle che Guglielmo finalmente riuscì a liberarsi dalle corde..subito prese e mise nel suo cappello molte monete di oro e si riprese anche lo amuleto a forma di stella di argento.. uscì dal rifugio..tempo dopo mentre si dirigeva verso il paese vide vicino alla strada che percorreva il corpo dell’orco morto folgorato e impietosito da quella vista lo seppellì ai lati della strada e poi pensò: “l’orco ladro é morto quindi il suo tesoro adesso e tutto mio!”

Giunto in paese Guglielmo acquistò un carro trainato da un cavallo lo pagò con le monete rubate al ladro orco..

Tornato al nascondiglio del tesoro…Guglielmo entrò nella grotta rifugio e mise tutto il tesoro dell’orco deceduto sul suo carro che era al di fuori e urlò: “Evviva sono diventato ricco!”

Subito diresse il carro con su il tesoro verso la sua città..

Giunto in città Guglielmo si comperò un bel vestito da vero signore e delle belle scarpe..regalò qualche moneta a suo padre ..e poi si recò al palazzo del re..

Guglielmo aveva deciso che era il momento di parlare al re della città…dovete sapere che il re tempo prima aveva in antipatia Guglielmo..poiché Guglielmo era un suddito povero..

Entrato a palazzo disse al re: “Maestà vi ricordate di me….sono Guglielmo e sono diventato un uomo ricco…potete vedere il mio tesoro che ho sul carro fuori dal palazzo, il carro ora custodito dai vostri soldati.. Sarà tutto vostro Maestà..se mi permetterete di sposare vostra figlia la principessa Manuela..”

il re osservò i bei vestiti di Guglielmo poi guardò dall’alto del terrazzo e vide il carro pieno di cose preziose..si! era vero il ragazzo povero adesso era diventato un uomo ricco e disse:

“Sì ..so che mia figlia é innamorata di te..tu sei diventato un uomo ricco…quindi posso permettere il vostro fidanzamento..presto soldati portate l’oro e le cose preziose che stanno su quel carro nella mia stanza..che le voglio contemplare da vicino..

Dovete sapere che Guglielmo e Manuela dopo un periodo di fidanzamento di due anni ebbero il permesso di sposarsi..e misero al mondo due bei bambini..

Intanto il re era diventato anziano….quindi un brutto giorno morì di vecchiaia..

Fu così che Guglielmo diventò re della città..in quanto suo degno erede..avendone sposato la figlia..

Protetto dal suo amuleto a forma di stella di colore argento…re Guglielmo..governò senza problemi la citta’..e dovete sapere che l’economia della città che governava diventò molto ricca..a causa della Fortuna che aveva..

Fu così che Guglielmo e Manuela poterono vivere felici e contenti per tutti gli anni della loro vita…

Morale: La Fortuna è a volte suscettibile lo sappiamo…ma è sempre disposta ad aiutare ed a permettere felicità a chi la vuole..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Agosto 2024

giudizio: avventuroso, simpatico

voto (da 5 a 10): 9

Favola: Guglielmo e l’amuleto porta Fortuna (per ragazzi)ultima modifica: 2024-08-22T20:07:18+02:00da scrittore59