(racconto di tipo verde e nero)
IL RE ANACLETO CHE SENTIVA PARLARE LE VOCI..ED IL FANTASMA SPIONE SUO AMICO..
INTRODUZIONE: Sembra che sono esistiti dei re..che sentivano nell’aria..voci di fantasmi parlare..ed i pensieri irriverenti del popolo…erano a loro rivelati ed avvertiti e meditati..
Favola: il re che sentiva parlare le voci..ed il fantasma spione suo amico..
INIZIO
C’era una volta, nel simil periodo del 1925 d.c., nel mondo delle favole, un uomo povero di nome Osvaldo, e per questo aveva in antipatia la famiglia reale, accusandoli di essere loro il motivo della sua povertà, questo povero uomo un giorno per sfogare il suo malumore, scrisse una frase ingiuriosa su una banconota e la mise in circolazione pubblica smerciandola, la frase scritta offendeva il re..
La “voce del vento” prese forma di un fantasma e rivelò al re, di quel tempo, che si chiamava.. re Anacleto, questo dispetto da parte di qualche suddito, dovete sapere che il fantasma spione si comportò così poiché al suo parere di fantasma, qualunque re é libero di decidere di impoverire chiunque ed anche perchè secondo lui il povero Osvaldo non doveva osare di punire un vero re proprio come ha fatto, fu così che il re venne a sapere di questa banconota, e chiamò le guardie e ordinò:” andate da questo suddito dispettoso di nome Osvaldo, e chiedete a lui se é vera questa disobbedienza, nel caso perquisite anche la sua casa e tornate a riferire in quanto sto cercando delle prove certe di un reato che sospetto!”
Le guardie andarono in quella casa obbedendo al re, ma il suddito Osvaldo negò ogni accusa, le guardie allora misero a soqquadro tutta la casa di Osvaldo per ispezionarla, ma non trovarono nessuna prova..e tornarono dal re Anacleto a riferire..
“Non avete trovate prove ai miei sospetti? ” chiese il re… e quindi decise di fare un bando, un editto, gli araldi del re Anacleto furono comandati ad informare la popolazione in tutte le piazze del regno e dissero a tutti che re Anacleto aveva promesso a colui che avrebbe portato al re quella banconota con su la scritta volgare che lo riguardava, una ricompensa onerosa, il re avrebbe dato in cambio della banconota pasticciata, denaro per ben 10 volte il valore della banconota stessa..dovete sapere che il re voleva impedire elargendo quella ricompensa, che i nobili del paese leggessero prima o poi quelle parole nefande su quella banconota, poiche’ temeva che le avrebbero credute sincere quelle parole e di conseguenza credessero il re un matto per davvero..
Tutti i cittadini in paese si misero a cercare quella banconota tanto cara al re, per avere la ricompensa, ma nonostante lo impegno di molte persone nel cercare, ugualmente nessuno la trovò, e così nessuno ebbe la ricompensa e il re con il passare del tempo si dimenticò delle sue paure, poiché sperava che qualcuno, forse per difendere l’onore del re, avesse in precedenza distrutto la banconota strappandola in tanti pezzettini mantenendo per educazione il segreto che era esistita, anche perché per volere dello autore della favola, il Caso e la Coincidenza vollero che in quel regno capitasse questo e cioè che nessuno trovasse la banconota e tutto questo in una favola è possibile se lo decide lo autore, di conseguenza il re si rallegrò del momento fortunato che aveva, poiché aveva anche risparmiato il suo denaro non elargendo ricompensa a nessuno…poichè la strana banconota proprio non si trovava..
Il primo ministro chiese al re: “Maestà! ma lei come ha fatto a sapere dell’esistenza di quella banconota pasticciata?
il re Anacleto rispose: “Forse ho poteri paranormali..poiché parlo ai fantasmi spioni….l’ho saputo dal parlare della “voce del vento”..che mi ha rivelato questo comportamento strano di un mio suddito!”
“maestà! ma lei quanti anni ha? …il re rispose: “64 anni!”..
ed il primo ministro aggiunse: “lei ha 64 anni e crede ancora alle voci ed ai fantasmi…lei ha 64 anni e non sa che il parlare della “voce del vento” oppure dei fantasmi, lei non sà dicevo che quel parlare strano é ritenuto da molti psicologi ed investigatori un parlare bugiardo?”..
“Maestà! lei ci ha fatto perdere troppo tempo..ordinando a tutti noi… di cercare una banconota..che probabilmente nemmeno esiste..Maestà! non dia più retta alle voci dei fantasmi che sente!”
il primo ministro si confidò con il capo delle guardie ed il capo delle guardie se ne andò dal palazzo brontolando, anche lui pensando in segreto che forse il re era malato davvero..e dovete sapere che le guardie mai più cercarono di trovare quella banconota …
Fu così che in quel regno…nessuno dei sudditi del re fu punito..e tutti poterono vivere felici e contenti..
Quando durante la notte il re di questa favola avvertì e risentì la voce del fantasma spione..ritenendo di essere stato preso in giro da uno spirito burlone..e per questo in collera con quel fantasma ….il re disse al fantasma spione: “visto che mi ubbidisci e mi vuoi fare sempre contento, facendomi complimenti..caro fantasma diventa piccolo piccolo ed entra in questa bottiglia di argento…te lo ordino!” il fantasma ingenuo ed obbediente entrò nella bottiglia di argento ed il re Anacleto subito mise un tappo, anch’esso di argento, sulla bottiglia e poi affermò risoluto: “così siano puniti tutti gli spioni soprattutto se sono fantasmi! e strinse per bene il tappo che chiudeva la bottiglia…..e mise la bottiglia con dentro il fantasma in un armadio segreto..dove nessuno poteva trovarla..e decise di dimenticarsi al più presto di questa ridicola faccenda..
Dovete sapere che da quel giorno si racconta nelle osterie di quel paese..di un re che ascoltava ingenuamente “il parlare della voce del vento”…il tutto diventò con il passare del tempo una storiella comica raccontata nelle osterie da qualche invidioso della ricchezza del re….si! alcuni sudditi con ironia raccontavano di quella banconota pasticciata che però non si trovava, tra un bicchiere di vino e l’altro…per far ridere gli ascoltatori alle spalle del re, descrivendo in allegria i personaggi nella storia contenuti..
Morale:
Secondo voi un re, che dice a tutti di sentire parlare le “voci del vento” ed i fantasmi oppure altre tipi di voci..e le sente parlare anche quando non sta dormendo, è secondo voi questo re da ritenere sano di mente?
Fine
Autore: anonimo
Milano, circa Aprile 2011
giudizio: ironico, burlone
voto: (da 5 a 10) : 9