un libro di favole e poesie

Favola: un bel paese crede nel libero arbitrio (per adulti)

 
(racconto di tipo verde)

FAVOLA DI EGIDIO..

UN BEL PAESE CREDE NEL LIBERO ARBITRIO..

INTRODUZIONE: da sempre i peccatori vorrebbero che i loro errori siano permessi, ma per non essere pensati matti occorre che si vieti almeno qualcos’altro..

Inizio

C’era una volta, nel mondo delle favole, un bel paese, un paese chiamato “permetto questo ma non quello!”..

Era piacevole vivere in questo paese, poichè i peccatori vivevano in pace, nessuno era pignolo nel giudicare il vicino di casa, e non era nemmeno un paese di matti, poichè i peccatori potevano anche vietare qualcos’altro accontentando in questo modo il perbenismo..

E così tutti in questo paese permettevano qualcosa e tutti vietavano qualcos’altro..

e quando il permettere ed il vietare erano in contrasto tra loro a causa dei numerosi abitanti, non era un problema per loro, poichè nel loro paese si erano tutti convinti di farsi consigliare dal libero arbitrio..e quindi si poteva portare pazienza in nome della tranquillità quando capitava che qualcuno aveva scelto di vietare quello che qualcun’altro permetteva..

E la vita in questo paese trascorreva felice e pacifica, poichè erano poche ed erano facili da risolvere le difficoltà in questa società così organizzata..

Venne a sapere di questo modo di organizzare la morale un mago, chiamato il mago “Pignoletto”..

Che viveva in un paese vicino e questo mago per protestare andò dal sindaco e disse:

se si può oltre che a vietare, permettere qualcosa, a cosa servono le regole del perbenismo?

Tutti in paese erano diventati contrariati da questa domanda pignola…

e così il sindaco che si chiamava la “Lecosegiustesondipiù” ed il suo segretario che si chiamava “Lamaggiorparte” in loro aiuto risposero:

“in questo paese tutti siamo convinti che la vita degli esseri umani è stata creata dal Signore della Natura evolvendola dal mondo degli animali, si! il Signore della Natura ci ha creati insieme agli animali e noi pur avendo una sembianza umana abbiamo origini umili e povere, riteniamo di conseguenza che le buone regole seppur giuste siano e risultano per nostra esperienza troppo difficili da rispettare e troppo complicate per il vivere nel modo integerrimo deciso dai perbenisti per noi paesani..e consigliamo a chi vuole interpretare le regole almeno in famiglia utilizzare un modo privato…di permettere qualcosa pur vietando almeno un’altra cosa, così non siamo presi per matti dai turisti, poichè anche noi sappiamo vietare infatti è così bello vietare tutti ci tengono a farlo sapere che sanno vietare, poichè dovete sapere che i veri matti non vietano nulla..”

Fu così che il mago Pignoletto decise che sarebbe andato a vivere in un altro paese, dove si riteneva che il Signore delle Favole e la Dea Fantasia avevano creato gli esseri umani insieme agli Angeli, di certo in quel paese gli esseri umani erano più severi con chi aveva sbagliato, e se ne andò tutto indispettito a vivere laggiù..

il sindaco del paese allora disse: “lasciatelo andare via quel mago..poichè non ha capito…che nel nostro paese le buone regole possono restare anche se le interpretiamo in modo generico, poichè in ogni modo danno un orientamento al giudicare sostanziale l’esistenza umana …poichè già sappiamo che molti tra noi hanno errori di già e siamo quindi tutti uguali seppur differenti..”

esiste infatti una morale pubblica che ci rende tutti uguali ed una morale famigliare che ci rende tutti differenti..

Morale

Dove governa il libero arbitrio, la vita può trascorrere tranquilla ed in pace, dove governa la libertà di opinione nessuno litiga per imporre le proprie regole famigliari e quindi ritenute sola furbizia dal prossimo..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Maggio 2023

giudizio: interessante

voto (da 5 a 10): 9

 

Favola: un bel paese crede nel libero arbitrio (per adulti)ultima modifica: 2023-05-07T06:18:28+02:00da