Favola: la mucca bianca, il toro ed il ragazzo (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde e nero)

FAVOLA DI EGIDIO

TITOLO: LA MUCCA BIANCA, IL TORO ED IL RAGAZZO

INTRODUZIONE: esiste più di una dimora nel mondo dei sogni, esiste più di un luogo di pace..dove ricevere protezione ed aiuti..

INIZIO

C’era una volta, nel mondo delle favole, un povero ragazzo di nome Enrico..che aveva diciotto anni di età..

i genitori di questo ragazzo, poco tempo dopo, si ammalarono e morirono a causa di una epidemia, solo Enrico invece guarì ma dopo qualche mese che era restato da solo, Enrico si accorse che era ridotto in povertà..

Fu così che il protagonista di questa favola, decise un bel giorno di mettersi in viaggio in cerca di fortuna..

Cammina e cammina per la campagna Enrico era stanco ed aveva fame ed si accorse che poco distante c’era una mucca tutta bianca che brucava l’erba di un prato..

Enrico pensò di bere un pò del suo latte per sfamarsi..

“mucca gentile,  mucca dammi un pò del tuo latte”..ripeteva il ragazzo mentre mungeva le mammelle della mucca aiutandosi con una scodella..

dopo aver bevuto il latte della mucca bianca, Enrico si sentiva stanco e si addormentò li vicino….poco tempo dopo Enrico si svegliò e si accorse che la mucca bianca gli stava parlando:

“devi sapere ragazzo che io sono una mucca magica, e siccome sei anche tu  una creatura del Signore della Natura, devi sapere che è giusto che tra le creature della natura ci si aiuta!” disse la mucca..

“ti vedo povero e triste, ragazzo mio, ed ho deciso di aiutarti” aggiunse la mucca bianca..

Enrico dopo aver bevuto un pò di quel latte, si sentiva  più forte e riposato..

“ti voglio aiutare caro ragazzo mio… seguimi al castello di mio marito!” disse la mucca…

il ragazzo stupito che la mucca sapeva parlare,  ma questo nelle mie favole è possibile, siccome non sapeva dove andare si fidò della mucca bianca e si mise a seguire la mucca che lo condusse dopo pochi minuti ad un castello situato nel mondo delle favole..su una collina..

il ragazzo arrivò al castello e la mucca bianca affermò:” ecco mio marito è di ritorno dalle sue avventure..ecco che arriva!”

ed il ragazzo vide arrivare da lontano una biga con le ruote trainata da ben sei mino-tauri che era guidata da un toro nero che stando su due zampe teneva le briglie della biga e nella altra zampa agiva con una frusta per far correre di più  i mino-tauri che la trainavano..

la biga giunse al castello e ne discese il toro ..

il toro che era di colore nero scese dalla biga e si avvicinò, saluto la moglie mucca e poi disse:

“chi é costui?”

il toro nero vedendo che il ragazzo aveva un atteggiamento  simpatico e piaceva a sua moglie mucca, si commosse poichè era un buono.. ed invitarono il ragazzo a cena nel loro castello..

e poi il toro nero disse: “ragazzo raccontami la tua storia!”

“mi chiamo Enrico e sono un orfano e sono anche povero sono in viaggio per il mondo in cerca della mia fortuna..potete voi aiutarmi?

la cena nel castello era servita dai mino-tauri, che facevano i camerieri, erano persone in tutto e per tutto ma con la testa di bovino, la cena era costituita da molta insalata ed ogni tipo di verdura e latte da bere..

e la mucca bianca disse al marito toro:

“aiutalo tu.. questo ragazzo… ad esempio con uno dei tuoi regali magici che ti hanno donato i tuoi amici maghi!”

il toro nero ci pensò e su richiesta della moglie mucca  decise così:

“ecco ragazzo! tieni  questo anello di ferro abbellito con una pietra magica nera, devi sapere che questo gioiello era un anello della maga Circe, maga pagana, la maga me  lo regalò molti anni fa, devi sapere che questo anello ha il potere di trasformare le persone in animali e infatti sufficiente dire la seguente frase: “Di certo hai errori! e quindi diventa un animale…. UASCAMBU’ UASCAMBU’! ….ragazzo hai capito rivolgi l’anello  verso una persona dicendo quelle parole,  e quella persona  diventerà un animale da te scelto! ecco te lo regalo poichè hai bisogno di aiuto..ti servirà!”

il ragazzo ringraziò i due castellani che lo ospitavano e siccome si era fatto ora tarda,  fu invitato ad andare a dormire in una camera del castello…

Dovete sapere che al mattino il ragazzo si svegliò  e stranamente non si trovava nel castello era invece in un bel prato verde in mezzo alla campagna, e pensò:

“forse ho sognato?”

Enrico si trovava infatti in mezzo ad un prato, proprio  dove ricordava di aver bevuto una scodella di latte.. ma la mucca bianca era sparita..

“Forse” pensò  Enrico “chi beveva il latte di quella mucca bianca diventava parte di un sogno…”allora ho solo sognato!..” pensava il ragazzo

“no! non ho sognato perché …aspetta un pò…. ho in tasca questo anello….cercando nella tasca..ho ancora in tasca  lo anello che mi ha regalato il toro nero…il castellano…eccolo lo anello! allora non ho sognato…sono tornato soltanto nella realtà..”

il ragazzo di nome Enrico si rimise in viaggio..rassegnato al suo destino di vagabondo..ma questa volta aveva con se un oggetto magico..chissà…forse  gli avrebbe portato fortuna..

Cammina e cammina, dopo molte ore.. il ragazzo giunse in una città circondata da alte mura..

e si accorse subito  che gli abitanti della città avevano un problema..

Dovete sapere che il sindaco di quella città era scappato lontano per la paura ed ora un  uomo burbero vestito come un brigante voleva comandare e governare tutti gli abitanti della  città..i cittadini erano tutti impauriti da questo brigante e da qualche suo bandito seguace..il brigante chiedeva tributi in oro per la sua protezione..minacciando violenze..

Vedendo tutti tristi ed avviliti per aver perduto la libertà e la sovranità, Enrico disse: “ci penso io, io posso aiutarvi!”

Enrico andò in cerca del brigante e gli si avvicinò al brigante e gli disse:

“brigante malvagio.. se non te ne vai subito dalla città…te la vedrai con me!”

“ah ah ah! si mise a ridere il brigante, sei solo un povero ragazzo!”  ed aggiunse “non mi fai paura!”

“tu ragazzo cerchi guai e per questo ora pagherai  per questa offesa!”

il brigante stava per lanciarsi contro il ragazzo per picchiarlo..

Quando Enrico, furbescamente,  gli rivolse subito lo anello magico contro e disse le parole magiche che sapeva a memoria:  “brigante hai di certo errori! trasformati in un piccolo cagnolino bianco.. te lo ordino..UASCAMBU’ UASCAMBU’!

E cosa accadde? come per magia il brigante smise di essere una persona e prese le sembianze di un barboncino bianco innocuo..si! a causa della magia dello anello..

Subito Enrico si avvicinò al cagnolino e gli mise un guinzaglio intorno al collo e legò il guinzaglio ad un palo che stava li vicino..

a vedere la tremenda magia i seguaci del capo brigante scapparono via dalla città..erano troppo superstiziosi..temendo altre magie contro di loro scapparono via..

invece a vedere il miracolo..tutti i cittadini presenti applaudirono contenti..

Si! tutti in città applaudivano il ragazzo  straniero che aveva dimostrato di avere dei poteri magici..

e dovete sapere che siccome il sindaco che c’era prima  era scappato dalla regione…i consiglieri del comune decisero di nominare proprio Enrico nuovo sindaco della città..e tutti gli abitanti erano d’accordo..poichè per essere eletto sindaco di una città bisognava meritarlo ed il ragazzo lo meritava..

Fu così che Enrico divenne una persona importante in quella città, ottenne una buona rendita e un discreto vitalizio e visse felice e contento per il resto della sua vita facendo il sindaco e dando buoni consigli a chi glieli chiedeva, poichè dovete sapere che  l’incarico avuto migliora l’intelligenza e la nuova esigenza lavorativa rese Enrico più saggio e sapiente..

Morale:

Forse esiste più di un Paradiso a cui chiedere aiuto..quindi non disperate..come si dice: “dove si chiude una porta se ne apre un altra..”

fine

autore: Egidio Zippone

Milano, dicembre 2022

giudizio: originale, ottimista

voto (da 5 a 10): 9

Favola: la mucca bianca, il toro ed il ragazzo (per ragazzi)ultima modifica: 2022-12-09T12:02:56+01:00da scrittore59