Favola: il venditore di suggestioni (per adulti)

(racconto di tipo nero e bianco)

tempo teorico da dedicare per la lettura circa 30 minuti

FAVOLA DI EGIDIO

IL VENDITORE DI SUGGESTIONI

INTRODUZIONE: Occorreva una iniziativa per ottenere un guadagno, ad esempio con l’aiuto di un vecchio eremita, che gli insegnò i segreti dello spirito buono e di quello furbo, Giancarlo Bianchi riuscì ad avere successo per tutta la vita…

Favola: il venditore di suggestioni..

Inizio

C’era una volta, nel mondo delle favole, un tempo lontano esattamente nel 1600 d.c nella penisola italica, un venditore di ceramiche che non faceva però buoni affari ed era ormai ridotto in povertà..le ceramiche non piacevano più alla gente e gli affari andavano per lui male…era ormai proprio senza un soldo.

Egli si chiamava Giancarlo Bianchi aveva diciotto anni, era orfano e viveva con quel che gli aveva lasciato il padre defunto..una bancarella di oggetti di ceramica.

Un giorno mentre era per strada preso nei suoi pensieri..incontrò una vecchietta che spingeva un organetto su ruote a cui era legata una scimmietta che ballava al suono della musica..molti giovani erano intorno alla vecchina che era un indovina a quanto sembrava e comperavano da lei biglietti propiziatori..la donna anziana vedendolo triste si rivolse al ragazzo e disse:“ ragazzo per pochi soldi estrarrò per te da questo gruppo di fogli.. un biglietto dove ci sarà scritto il futuro che ti aspetta”

“va bene!” rispose Giancarlo e aggiunse “ormai sono rassegnato alla sfortuna cosa ho da perdere” diede l’ultimo soldo che aveva alla vecchietta ed ella girò l’organetto per qualche minuto..e la scimmietta estrasse un biglietto dal mazzetto e la donna anziana lo consegnò al giovane in cambio del soldo.

Egli tese la mano, prese il biglietto, e lesse il suo responso

Sul biglietto dell’ indovino c’era scritto:

“ Si! sei veramente povero e inguaiato..ma se camminerai verso est..arriverai in un luogo che sarà la tua fortuna e diventerai anche re di quel paese”

“Oh bene!…se è vero ciò che è scritto qui…ho una speranza”..ringraziò la vecchina ed il giovane decise per sé.

Il nostro Giancarlo stufo di non guadagnare niente con i vasi e le statuine..regalò ad un fruttivendolo tutta la bancarella di ceramiche in cambio di qualche mela e del pane..e si mise in viaggio in cerca di fortuna.

Giancarlo tutto contento decise di incamminarsi verso est..ma dove era questo Est..chiese quindi alla gente :

“Signori sapete dirmi dov’è l’est?”….“L’Est è dove sorge il sole… quindi laggiù!” gli risposero i presenti indicando con il braccio la direzione ..quindi il giovane si incamminò per quella strada con tanto ottimismo per il futuro..non aveva niente da perdere ormai…”sarà quel che sarà!” affermò.

Cammina e cammina in direzione dell’est, il giovane venditore incontrò un uomo anziano in difficoltà, egli stava portando sulle spalle un grande peso..l’uomo anziano gli chiese aiuto..”ragazzo aiutami che non c’è la faccio!..ho raccolto della legna per il camino e devo portarla alla mia casa lassù sulla collina..ma è molto pesante da portare”

Giancarlo decise di aiutarlo…prese sulle sue spalle il sacco del vecchio e lo accompagnò alla sua dimora.

Il vecchio era un eremita del luogo, molto stimato da tutti, si chiamava..Basilio..l’eremita Basilio lo ringraziò di cuore.

“Di niente!” disse il giovane “ho aiutato lei volentieri nonostante il peso a portare il suo fardello sulle spalle, poiché sono in cerca del mio buon destino..e facendo del bene prima o poi lo incontrerò”.

Giunsero entrambi nella casa dell’eremita e l’eremita offrì al giovane da bere del latte per dissetarsi..latte fresco munto dalle caprette che stavano nell’ovile dietro la casa e poi il vecchio eremita chiese al giovane come poteva sdebitarsi ulteriormente del favore ricevuto.

Fu così che Giancarlo potè raccontargli la triste storia di povera esistenza che conduceva e dei pochi affari che faceva con essa.

Il giovane si lamentò con l’eremita della sua povertà e del fatto che nessuno si convinceva a fare affari con lui..il giovane disse al vecchio tra le lacrime che era proprio un infelice.

L’eremita ascoltò il giovane con attenzione..e gli disse ad un tratto: “ io ti posso aiutare..io posso!”

Dovete sapere che l’eremita era in realtà, oltre che un guaritore miracoloso, era anche un pò scienziato e un bravo alchimista e conosceva inoltre il segreto dello “spirito obbediente” e dello “spirito disobbediente”.

“Io ti posso aiutare!” disse l’eremita al giovane:

“Devi sapere che qui nell’eremo nella mia solitudine io ho imparato il segreto dello “spirito” e dei “profumi” che lo coinvolgono e delle suggestioni ipnotiche che essi procurano”.

“Se mi prometti che manterrai il segreto io ti aiuterò!”.

Il vecchio eremita tornò dalla soffitta dove era andato a cercare e disse al giovane: “Ecco tieni!”

E l’eremita regalò al giovane una scatola con tanti piccoli flaconi di differente profumo e su ogni flacone c’era scritto un numero per distinguerli..poi aggiunse al regalo una pergamena dove erano spiegate le modalità dell’uso e la funzione di ogni flacone differente e disse: “impara giovane i segreti della suggestione dell’auto-convincimento”

“Ecco! bravo giovane, qui c’è scritto il segreto di ogni profumo..non devi fare altro che venderli alla gente e insegnarne loro l’uso..ed essi ti faranno guadagnare tanti soldi.”

“Sappi comunque” disse il vecchio “che ogni flacone risolve un problema grave della gente, grazie allo “spirito” che è ad esso abbinato quindi consiglia bene chi lo acquisterà, per far capitare il miracolo, bisogna ripetere almeno una volta il numero corrispondente che sta scritto sul flacone e dopo spruzzare il contenuto di una parte del flacone sui vestiti”.

Sappi che ogni tipo di profumo è abbinato ad uno spirito e ogni tipo di spirito ad un numero…capito caro amico?”

L’eremita vedendo confuso il giovane, si spiegò meglio, e decise di scrivere subito su un foglio il significato e l’utilità di ogni flacone..ogni numero aveva un significato ed uno spirito differente che obbediva al numero nominato.

Il giovane lesse gli appunti sulla pergamena e anche se non capiva perfettamente ancora a cosa servissero, lesse bene queste cose e le imparò:

Ecco rapidamente cosa c’era scritto in modo riassuntivo sulla pergamena:

SEQUENZA DEI CODICI NUMERICI DI OGNI CONVINCIMENTO CAUSATO DAI PROFUMI..

0) ZERO – per sembrare infermo mentale ..evitare di essere punito sembrando matto

1) UNO – la vanità di sembrare perfetti..come ottenere fiducia da sconosciuti dicendo che sono il migliore e tutti mi credono…

2) DUE – ottenere fiducia dicendo ho un lavoro serio e sicuro e mi sento una persona..

3) TRE – convincersi che il ravvedimento individuale dimostrato da benefici..ottenendo il rispetto dagli altri anche se si hanno errori..e tutti mi credono un bravo cittadino..

4) QUATTRO – il convincere a non fare la spia..

5) CINQUE – la serietà sessuale per essere complimentato dagli uomini

6) SEI – la voglia di fare del sesso ad ogni costo..ossessione sessuale

7) SETTE – sentirsi bravo nel lavoro

8) OTTO – il capo – il comando di decidere chi si deve tollerare e chi si deve discriminare, poter decidere io quale è l’importante da rispettare per il gruppo..

9) NOVE – la femminilità e l’amore ed i buoni sentimenti

10) DIECI – far apparire nobiltà, ad esempio la copia spirituale del re…sentirsi nobili..

11) UNDICI -ottenere permissività nel pluralismo sessuale

12) DODICI – far apparire copie spirituali di soldati, oppure rendere amici i soldati presenti

13) TREDICI – chiedere aiuto ai Santi..in modo da aiutare i ravveduti meritevoli..per migliorare le buone virtù che si hanno

14) QUATTORDICI – causar appetito e bisogno di bere

15) QUINDICI – sentirsi ragazzini per un momento.. sentirsi giovani ma per poco tempo…ad esempio per rendere più divertente il giocare

16) SEDICI – rendere effeminato una persona maschile

17) DICIASETTE – trovare il coraggio di piangersi addosso per fare pena.. lamentandosi di essere un disgraziato

18) DICIOTTO – far restare gravida di bambini belli le donne..migliorare la fertilità del seme e degli ovuli

19) DICIANNOVE – ottenere elogi per il buon profumo di pulito che abbiamo addosso e nella nostra casa

20) VENTI – restare allegri nonostante i problemi

il giovane Giancarlo imparò il tutto a memoria..e capì cosa diceva l’eremita, egli con una spruzzatina di profumo sui vestiti, poteva creare un illusione e migliorare la suggestione di chi gli chiedeva aiuto.

Il giovane ringraziò il vecchio eremita Basilio, prese con se ben venti scatole di ogni gruppo di flacone se le mise in un sacco e parti per il paese più vicino dove gli avrebbe venduti con l’intenzione di guadagnare dal buon commercio.

Giunto in paese si mise nel centro della piazza aprì il sacco e urlò in ogni direzione alla gente che passava: “profumi della felicità per tutti …ogni flacone al prezzo di 10 soldi cadauno..comperate comperate…la felicità al prezzo di 10 soldi”

“comprate! su comprate signori..profumi della felicità per tutti!”

Ma nessuno dei passanti si fidava dell’acquisto..erano tutti diffidenti temevano di essere imbrogliati, fu così che il giovane ebbe una buona idea e decise:

per diventare più bravo e convincente decise di spruzzarsi sul suo vestito un po’ del flacone n. 7 (la bravura nel lavoro) e un po’ di profumo n.1 (ottenere fiducia da sconosciuti facendo credere che sono il migliore) e come per miracolo da quel momento egli diventò molto più abile nella strategia di vendita e nelle parole usate per vendere…e la suggestione migliorò..

Fu un attimo..ascoltando la bravura del venditore e le belle parole convincenti..molti si avvicinarono e finalmente comperarono.

Il giovane quel giorno fino a sera li vendette tutti i 400 flaconi di profumo..nel vendere capì che la gente era anche triste e che aveva bisogno di aiuto per essere felice… il popolo ha bisogno di aiuto nel voler fortuna…ne vendette molti di flaconi di ogni cosa e tipo… a molta gente…tanti erano i bisognosi di una suggestione di felicità in quel paese..

A sera Giancarlo si congratulò con se stesso..aveva guadagnato molto e tutti si fidavano ormai di lui..era diventato famoso in paese..la gente a causa della suggestione dei flaconi, migliorava e viveva meglio i suoi problemi esistenziali.

Ma i flaconi terminarono e così Giancarlo decise di tornare all’eremo dal vecchio Basilio per farsene dare degli altri.

L’eremo era sulla collina e Giancarlo salutò il vecchio e gli chiese la cortesia di averne in dono delle altre scatole e disse:

“se vuoi oh! guaritore possiamo fare a metà del ricavato della vendita”

L’eremita Basilio spiegò al giovane premuroso…che lui era vecchio e voleva solo pace dalla vita..voleva rimanere sconosciuto e voleva dedicare la sua vita solo alla preghiera per il Signore….ma comunque disse al giovane: “ti aiuterò, ma tu mi devi promettere che non dirai a nessuno che sono io l’autore delle invenzioni che possono risolvere i problemi anche a chi non lo merita”

Ricevuto in dono altre scatole, Giancarlo promise che avrebbe mantenuto il segreto e decise di tornare con altre venti scatole nel paese per venderle, era tutto contento..

Ma questa volta il giovane trovò qualcuno ad aspettarlo..il paese era vittima di molta confusione.

In paese infatti il prevosto e il parroco della cattedrale e qualche frate si erano lamentati di Giancarlo, ed avevano chiamato le guardie del cardinale che chiedevano in giro per le strade del giovane per arrestarlo, in quanto accusato di essere un imbroglione ed anche un eretico..oltre che sospettato di essere un mago nemico della chiesa.

“Dovete sapere fedeli………. che la felicità sta nel pregare il Signore……non in questi flaconi morti..”…dicevano a tutti i fedeli gli uomini di chiesa del cardinale, rimproverando ovunque si trovavano i paesani che si dicevano interessati all’acquisto..

Eppure la gente rispondeva loro: “non è così!… questo giovane ha risolto dei gravi problemi, la merce che vende aiuta davvero..e i problemi risolti con i suoi flaconi di profumo, si vivono meglio e si superano prima..bisogna come dice: solo seguire le istruzioni scritte sulla pergamena e spruzzarsi un po’ di questo o quel profumo sui vestiti ogni tanto e tutto si risolve!” disse il falegname del paese che si era comperato tutta una scatola.

“Ecco sentite qui i problemi che ha risolto il giovane in paese a chi ha comperato da lui questi flaconi..questi sono fatti veramente capitati in questi giorni” disse il falegname.

Ecco qualche esempio di problemi risolti dai profumi miracolosi raccontati dalla gente del paese alle guardie del cardinale:

c’era un marito frigido che deludeva la moglie…con i profumi n.5..e n.6..ed il n.1 spruzzato sui vestiti ..il problema è stato superato

c’era una donna poco fertile che voleva bambini e non riusciva ad averne …con il profumo n.18 il problema è stato superato e restata gravida..

qualcuno subiva infastidito i giudizi del prossimo …il bisogno di omertà e la necessità di tenere nascosti i panni sporchi in famiglia era impedita…..con il profumo n.4 il problema è stato superato

qualcuno non trovava lavoro per una suggestione di poca bravura…con il profumo n.7 ci é riuscito ugualmente..ed il problema è stato superato

qualcuno non trovava ne moglie ne lavoro occorreva una buona suggestione per aiutarlo…con il profumo n.1 e n.5 il problema è stato superato

qualcuno era ritenuto matto a causa della impotenza dimostrata con una donna e con il profumo n.2 ha trovato consolazione anche lui….ed é diventato giusto che poteva  vantarsi di avere un lavoro serio e quindi non era vero che é matto..

qualcuno era pensato matto per davvero da degli sconosciuti ma con il profumo n.3 spruzzato sulle proprie vesti è riuscito a convincere gli estranei che in realtà lui è un “finto matto” poiché sta dimostrando buon ravvedimento da molto tempo..ed é riuscito a convincere la comunità che é ancora un bravo cittadino in quanto risulta incensurato.. così ha potuto ritrovare il giusto rispetto da parte del  vicinato..

“Credete a tutti noi! lasciate in pace il giovane é uno che vuole aiutare la gente!” dicevano tutti

“D’accordo fedeli!” ammise un frate: “sono capitati dei miracoli in paese..ma costui lo fa pur sempre per ottenere denaro… quindi è consigliato da intenzioni malvagie..che approfittano degli ingenui come voi… la sua è pura stregoneria e la stregoneria è reato… oltre che peccato!”…risoluto quindi il frate si rivolse ai soldati del cardinale presenti:

“Guardie! che gli siano al più presto requisiti denari e articoli a quel giovane e che sia condotto subito in prigione per interrogarlo..scopriremo così se le sue sono intenzioni malvagie oppure no”

“Noi uomini di chiesa siamo diffidenti, secondo noi la sua è una stregoneria furba consigliata da maghi nemici della chiesa….non si fa del bene per ottenere solamente soldi..dovete capire tutti che é questa la verità!” dicevano così gli uomini di chiesa convincendo tutti.

“Guardie! arrestate questo giovane mercante che sia messo in prigione per farglielo ammettere.. lo faremo parlare.. con i nostri metodi decisi dell’inquisizione…poi se si dimostrerà colpevole come io penso, egli sarà arso sulla pira in fiamme come tutti gli eretici e gli stregoni..dovete capire tutti che la felicità si ottiene con la fede nella sola preghiera e non con questi profumi!”

Tutti nella piazza rimasero in silenzio… Il giovane venditore era in pericolo…le guardie del cardinale stavano per arrestarlo..bisognava fare presto.. occorreva una idea che aiutasse Giancarlo ma quale?

“Ecco l’idea una spruzzatina del profumo giusto!” pensò il giovane con strategia

Il giovane aprì la scatola prese il flacone adatto e si spruzzò sulle vesti parte del contenuto.

Con il profumo numero 12 spruzzato sulle proprie vesti, tutte le guardie all’improvviso diventarono amiche e complici di Giancarlo, tutto intorno i soldati diventarono suoi amici e lo difesero ostacolando con la loro presenza le poche guardie rimaste fedeli al cardinale che volevano arrestarlo, esse furono spaventate da questo miracolo e si allontanarono.

“Ed ora un’altra iniziativa” pensò il giovane venditore.

Poi con il profumo n.10 spruzzato sulle vesti si vide comparire per magia niente-popo-dimeno che un sosia del re in persona che disse e ordinò a tutto il popolo il silenzio ..il popolo vedendolo si mise subito in ginocchio nonostante fosse un illusione…e poi fingendosi il vero re costui parlò: “lasciate in pace questo giovane venditore…. che i suoi nemici se ne vadano ..via gli obbedienti al cardinale..dovete sapere che questo giovane venditore rappresenta la ricerca scientifica ed il progresso..che sia lasciato in pace nel suo lavoro sperimentale”

Tutti applaudirono i consigli del re apparso e il giovane fu lasciato libero..nel vedere che tutta la gente era diventata tranquilla.. il sosia del re svanì all’improvviso come era apparso…così come per miracolo…

Fu allora che Giancarlo liberato dalla presenza delle guardie si avvicinò al frate che lo aveva in antipatia come per salutarlo e invece con furbizia e di nascosto, gli spruzzò sulle vesti un po’ del profumo n. 0 a quell’antipatico frate…e all’improvviso il frate cominciò a dire stupidate e cose strane e diceva:

“ Cra Cra..Sono un merlo..non sono più un frate…vedete ora sono un cane..Bau..Bau..ora invece sono un lupo…Grr..Grr.!”..e nonostante la veste seria che lo limitava nell’agire…il corpo del frate si metteva a imitare i movimenti strani degli animali…”coccodé coccodé sono una gallina!”… e si mise pure nonostante fosse una persona maschile… a imitare i movimenti sinuosi delle donne… in mezzo a tutti i presenti stupiti..mentre diceva ancheggiando: “vedete ora sono una bella donna..vi piaccio? ..sono bella?”

e tutti dicevano:” ma che è successo a quel frate… è forse impazzito?”

“ah imbecille!..ah matto!..ah maleducato!” dicevano tutti i presenti offesi dai gesti strani del frate sul palco nei loro riguardi…”ci fai pena..fatti curare!”

“Ve lo dicevo!” disse il falegname “che quel frate non è sano di testa, quindi date retta al re, lasciate in pace il giovane di fare il suo lavoro onesto”.

Tutti se ne andarono dalla piazza mentre gli uomini di chiesa portavano via preoccupati e vergognosi il frate visibilmente stranito al giudizio di tutti..il quale non era impazzito per davvero, ma si comportava così per effetto del profumo n.0…gli uomini di chiesa sistemarono in una carrozza il frate..che chiedeva a chi lo teneva fermo ” cosa è successo?..cosa ho fatto? qualcosa mi ha preso!” ..” la carrozza con tutti quanti dentro si allontanò al più presto dalla piazza.

Il giovane tutto contento…rimase libero di fare i suoi affari e di commerciare in piazza con la gente che voleva i suoi profumi..

e il nostro amico guadagnò molto anche stavolta..

il re vuole conoscere Giancarlo

Un giorno il re saputo delle gesta del ragazzo e dei poteri dimostrati dalle sue illusioni, volle tanto che egli vivesse alla sua corte per la gioia dei nobili..come artista e mago…voleva che la sua corte si giovasse di lui.

Il re aveva sentito dire che lui, il re, era apparso come per miracolo a molta gente, contento di questa magia, che lo aveva fatto apparire in più luoghi..si fece raccontare tutto dal giovane, non gli interessava il perché dei fatti ne il come..il giovane ci era riuscito e gli bastava sapere che egli ne era capace, le illusioni create dai profumi quindi continuavano, ma Giancarlo come promesso non disse mai niente al re dell’eremita che l’aiutava come il vecchio guaritore dell’eremo gli aveva chiesto.

Il re molto contento nominò il giovane venditore “mago di corte e artista della felicità” e tutto sembrò finire bene, in seguito ai grandi poteri ed alle illusioni che creavano i suoi flaconi di profumo..il re disse: “lo terrò a corte con me e gli darò lavoro per tutta la vita..a questo bravo giovane…e questo alla bella faccia del clero superstizioso!”

“Bravo maestà” dissero tutti..”aiuta tu quel giovane a diventare ricco e famoso… tu che puoi!”

“quel giovane con una illusione é riuscito a farmi apparire in pubblico..merita aiuto per i grandi poteri che ha dimostrato!” rispose loro il re e disse “alzo questa coppa e bevo questo vino ed invito tutti voi a brindare con me in onore del nostro ospite mago e artista Giancarlo Bianchi!”

Passarono i giorni a corte e il ragazzo visse nel lusso e mangiò e si nutrì e bevve cose molto buone e prelibate abitando alla corte del suo amico re..e divenne confidente di tutti..ed ogni tanto con i suoi flaconi dell’illusione egli risolveva problemi a tutti quanti.

Ogni tanto in segreto, Giancarlo si recava sull’eremo per farsi donare dal vecchio guaritore, altre scatole di flaconi..e Giancarlo prometteva all’eremita Basilio ogni volta che non avrebbe mai fatto il suo nome al re.

L’eremita gli disse:

”Puoi prenderti il merito dei miracoli che capiteranno tutti per te.. per me è sufficiente sapere che ti ho reso felice..in quanto hai sofferto in gioventù della povertà ed ora è il tuo turno di avere soddisfazione!”

Giancarlo baciò le mani al vecchio e tornò a servire alla corte del re in quanto si era meritato l’incarico di mago ed artista che aveva..

La figlia del re cerca marito

Un giorno la principessa Rosaria, figlia amata del re ..raggiunse la giusta età per maritarsi..ed il re decise di trovarle un fidanzato tra i suoi cortigiani e amici nobili

Allora il re invitò a corte tutti gli spasimanti principi del regno, affinché la principessa scegliesse con calma il suo bravo marito…i festeggiamenti sarebbero durati settimane..

Il giovane artista e mago illusionista decise anche lui di chiedere la mano della principessa, ma egli sapeva, non essendo nobile, di avere poche possibilità di riuscita ..la concorrenza era tanta e per conquistare la mano della principessa.. prima doveva togliere di mezzo i pretendenti nobili che le facevano la corte…poi doveva farla innamorare..

E così Giancarlo prese delle iniziative simpatiche e furbe per vincere i concorrenti:

Con l’aiuto del profumo n.16 spruzzato di nascosto sulle vesti di un piacente principe..il nostro Giancarlo lo rese effeminato nei modi e nella voce ..si! quel principe non sembrava per niente etero-uomo e la principessa ascoltando e vedendo la voce frivola che aveva nel parlare e le movenze strane, non lo volle più come fidanzato nonostante le belle sembianze e le eleganti vesti che aveva….

Ed ecco un’altra iniziativa di Giancarlo:

Con l’aiuto poi del profumo n.6 il giovane mago creò un illusione che fece invaghire stranamente un conte inglese di una donna certo, però ella era davvero molto anziana.. e la giovane principessa restò delusa nell’udire che un suo spasimante anche se piacente, aveva fatto commenti amorosi e sensuali ad alta voce nei riguardi della sua povera nonna di 80 anni..delusa ella non volle sapere più nemmeno di quel conte ritenendolo un ossesso e pervertito e ne rifiutò la corte..

Alla fine il ragazzo aiutò se stesso:

E poi finalmente con l’aiuto del profumo n.9 spruzzato questa volte sulle proprie vesti, il giovane creò una suggestione sentimentale di gioioso amore tutto intorno a lui e causò amore nella giovane principessa per lui.. che accettò la sua corte..

la principessa sentiva il suo cuore palpitare e nelle sue orecchie il cinguettare degli uccellini, ogni volta che il nostro giovane artista e mago le baciava la mano o la guardava negli occhi..”si! questo è amore” pensò di se la principessa..capendo nel provare queste emozioni di essere innamorata del mago e artista di corte chiamato Giancarlo e finalmente decise di scegliere lui come sposo anche se non era un nobile.. e così dopo qualche giorno i due giovani si fidanzarono.

Giancarlo sposa la principessa Rosaria

Passò poco tempo che il nostro giovane mago diventò principe del regno sposando la principessa con la benedizione del padre re.

E quando il re suo suocero, dopo qualche anno, per questioni di età si ammalò e morì..la profezia del biglietto dell’indovina si avverò interamente…fu infatti lui, quel povero venditore di un tempo a diventare re di quella città.

Il giovane venditore che una volta era povero, così completò il suo destino, ora aveva fortuna e diventò un re potente e rispettato..con l’aiuto della spruzzatina del profumo n.8 e del profumo n.10 egli governò e fu consigliato da spiriti saggi e abili e tutto il popolo ed i nobili erano contenti di lui..della sua saggezza e del suo buon governare.

Poi un giorno quando la principessa gli confidò che essi erano re e regina e che avevano dei doveri verso il loro popolo e che dovevano quindi dare un erede al paese …”dobbiamo fare un figlio!” gli disse Rosaria..Giancarlo Bianchi ebbe una idea.

Ecco la iniziativa usata e come Giancarlo si aiutò:

Il nostro giovane quella sera si spruzzò sulle vesti un bel po’ del profumo n. 18 e quella notte fu una notte di vero amore, pensate un po’ quella notte la principessa restò gravida e dopo nove mesi partorì un bel bambino biondo con gli occhi azzurri, e dopo tre anni, altra spruzzatina del profumo n.18 sulle vesti di Giancarlo e dopo altri nove mesi nacque una bella bambina castana con gli occhi marroni.

E tutti a corte furono entusiasti nel sapere che la famiglia reale aveva degli eredi sani….gli sposi vissero felici e contenti della loro vita riuscita.

I due sposi erano molto amati e onorati da tutti, ed educarono i loro figli al rispetto del libero arbitrio, in questo modo ebbero molti amici nel loro paese ed evitarono di far litigare i cortigiani..…

Morale: gestendosi con abilità nelle suggestioni, conoscendo e imparando le varie opinioni della vita che ci influenzano tutti, si otterrà di certo molta pace e fortuna accompagnata da molta saggezza..

Dimostrando inoltre abilità ed iniziative si raggiungerà di certo il successo nella vita..

Pace e soddisfazione nel mondo, grazie alla suggestione delle opinioni libere, che migliorano il nostro comportamento e ci rendono ottimisti a fin di bene.

Fine

Autore: Egidio Zippone

(Milano, Ottobre 2008)

Giudizio: Originale, interessante

voto (da 5 a 10): 9

 

 

 

Favola: il venditore di suggestioni (per adulti)ultima modifica: 2020-08-09T09:08:48+02:00da scrittore59