Favola: la regina Valdsor ed il giovane pastore (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde e bianco)

INTRODUZIONE: una regina che non credeva più nell’amore, stava causando grandi problemi al suo popolo,…un grosso gigante decise di rimproverarla per questo ..ma saranno i buoni propositi di un giovane che consiglieranno la regina Valdsor ad un cambiamento..

INIZIO

Favola: La regina Valdsor ed il giovane pastore

Nel mondo delle favole, in una regione dell’Kazakistan a sud dell’altipiano Caucasico..sulle alte montagne che sovrastavano colline verdeggianti, vivevano giganteschi uomini alti 5 metri, creati dal Signore della Natura per ammansire con le loro gigantesche figure i capricci degli uomini sulla Terra che si erano rilevati molte volte opportunisti e iniqui.

Tanto tempo fa in quel regno lontano governava una regina prepotente e capricciosa di nome Valdsor.

Ella era stata sposata in passato, ma suo marito il re l’aveva tradita, lo si scoprì poiché il re fu assassinato dal coniuge della sua amante, in quanto fu sorpreso dal marito tradito in adulterio, fu un delitto passionale, ne parlò tutto il regno, l’assassino del re fu poi condannato a morte…la regina sgomenta per la brutta figura restò da sola a regnare…

La regina soffrì molto per il tradimento del re, ma un giorno si diede della stupida per questo, fu così che per non soffrire più, che il suo cuore si chiuse ad ogni amore, fu così che quella regina, diventò così capricciosa e diffidente che non volle più prendere marito, mai più!…perché diceva che: “si sta meglio da soli che male accompagnati! e poi l’amore non difende il voler restare vivi, quindi non serve a niente condividerlo!”…questo era il parere della regina Valdsor…

Ma non bastava, siccome la regina Valdsor, era una donna che la pensava in modo marziale, ella diceva agli uomini del paese che governava, di fare come lei, di non sposarsi e di stare lontani dalle donne, in quanto le donne sono frivole e soffrono se poi le lasciate sole, e poi fanno diventare come bambini i loro mariti con le loro affettuosità….

Se una persona voleva prendere moglie..doveva chiedere il permesso a lei..la regina..e molto spesso quella persona si sentiva rifiutare questa possibilità…per fare figli secondo la regina Valdsor non c’era bisogno di essere innamorati o sposati…”il sesso é un comportamento naturale che non ha bisogno del sentimento di amore!”..diceva la regina..

La regina viaggiava ogni giorno per il paese..e senza avere validi motivi, diceva ai sudditi che incontrava: “Tu puoi prendere moglie perché mi sei simpatico..tu puoi!…Tu invece non puoi prendere moglie perché non sei serio!”. E poi la regina rideva di nascosto della espressione di delusione che vedeva sui loro volti..essi non potevano farci niente..non potevano sposarsi…era lei che decideva il bello e il cattivo governo…era una regina diventata cattiva per suo capriccio..

Le ostinazioni della regina servivano a dimostrare quanto era grande il suo potere nel paese..scegliendo e basandosi sulla simpatie e utilizzando motivi banali da lei inventati..la regina permetteva o vietava il matrimonio ai suoi sudditi anche se erano innamorati..vietando gioie e felicità a molti fidanzati, per essere certa di non favorire matrimoni basati su uno sdolcinato e inutile sentimento di amore.

Poiché l’amore, a suo parere, era stato troppe volte causa di dispiacere per molta gente..

Se i sudditi chiedevano il motivo di questo divieto allo sposarsi..la regina rispondeva loro: “tu sei troppo alto e tu sei troppo basso! tu sei troppo brutto e tu sei troppo bello!…tu sei troppo ricco e tu sei troppo povero!…tu invece te lo già detto non sei abbastanza serio!”..”sono io la persona che domina questa parte del mondo..è la mia opinione che comanda…ho io il potere!.”

Passarono gli anni, e la regina faceva di tutto per scongiurare il matrimonio tra i fidanzati, soprattutto se erano innamorati..temeva che la vita matrimoniale, basata sull’amore. indebolisse gli abitanti del suo paese, ella non li voleva bisognosi dei sentimenti fragili dell’amore ..fatti di moine e modi zuccherosi e frivoli…la regina voleva governare infatti un popolo grintoso, forte di carattere, anche peccatore se volete…ma sicuramente pratico e poco idealista, secondo lei il matrimonio infiacchiva tutti i tipi di uomini, “per fare nascere vite nuove…”, diceva la regina “non c’è bisogno di sposarsi!”…la regina voleva un popolo fatto di soldati desiderosi di competere e di confrontarsi..ogni tanto bisognava fare una guerra per accumulare ricchezze..

La regina Valdsor rispondeva a chi si obiettava a questa suo parere proponendo i ragionamenti più falsi e più ipocriti che sapeva, tanto era lei la regina..se poi questi argomenti ragionati da lei, sembravano basati su un minimo di logica, essi diventavano veritieri e nessuno poteva farci più niente. “tanto comando io in questa parte di mondo, ed ogni mia volontà deve essere valida anche per voi!” diceva la regina Valdsor dall’alto del suo palazzo alla gente presente sul portico sottostante.

Gli uomini innamorati che non potevano sposarsi soffrivano poichè le donne che piacevano a loro, finivano per sposarsi con altre persone considerate più adatte per loro dalla regina..e quindi i veri innamorati erano tristi…poiché al parere della regina a causa del loro amore intenso e giudicato esagerato era pericoloso sposarsi per loro.

Passò del tempo in quel paese, molti patirono ancora le iniziative arroganti della regina, finchè un giorno resi stufi e tutti delusi, insieme per trenta notti molti di loro chiesero al Signore della Natura di fare giustizia di questo abuso di potere che li danneggiava, essi chiesero aiuto al Signore contro quella regina.

Dopo qualche settimana..come in risposta alle loro richieste un uomo gigante, un essere gigantesco che viveva sulle alte montagne, decise di scendere camminando con le sue lunghe gambe, nella pianura coltivata e di devastare quelle terre, per spaventare con la sua presenza quella capricciosa regina…

Il gigante arrivò in quel regno.. era un gigantesco uomo alto cinque metri…camminò in lungo e in largo e distrusse molte case nei villaggi, distrusse argini di fiumi, ponti, tutti di proprietà della regina..provocò il caos in quel paese per castigare quella donna egoista e chi obbediva a lei..

Egli il gigante Raimondo diceva con voce roca alla gente che gli vedeva fare tutto questo disordine:

“Faccio tutto questo poiché la vostra regina è iniqua..non è stata giusta con molti di voi..siete puniti poiché il Signore ha visto il dolore che la regina causa a chi si vuole amare, il suo governare è iniquo e dovete imparare anche voi da questa lezione, non avete impedito ai modi ingiusti della regina di gestire la vita nel vostro paese, dovevate impedirlo!” e la gente dopo averlo sentito dire queste parole fuggiva via impaurita…il gigante era alterato e faceva molta paura..

La notizia giunse alla corte della regina Valdsor.

La regina, vera donna militare, saputo tutto quanto, mandò subito contro il gigante ribelle tutti i suoi numerosi soldati armati di lance, di scudi e di spade…un vero esercito

Ma nulla poterono contro la forza di quel gigante ..i soldati scapparono dopo avere preso botte tutti quanti..il gigante armato di una grossa clava e della sua forza, li colpiva e li feriva con severità…ed essi finirono col disertare gli ordini voluti dalla loro regina e fuggivano via.

“Ti prego!” chiedeva urlando durante la battaglia la regina Valdsor al gigante “sono spaventata da te, lascia le mie terre maledetto gigante!”

Un giorno durante una delle tante battaglie, il gigante con voce roca le disse:

“Me ne andrò da qui…quando tu, oh! Regina egoista, dimostrerai di essere rinsavita indovinando i miei cinque indovinelli psicologici..ma per te stolta regina è impossibile farlo, capricciosa e chiusa di mente come sei!”.

La regina non poteva farci niente, ormai il gigante viveva ai confini del suo palazzo e ogni giorno Valdsor vedeva distruggere parte del suo regno..era ormai una regina che non dava più sicurezza al suo popolo…

Il gigante diceva con voce grossa e profonda..davanti alle mura del palazzo della regina mentre lei era sul torrione impaurita..

“io me ne andrò da qui, quando tu cambierai modo di fare e se indovinerai le giuste risposte ai miei indovinelli decisi dal Signore per te…fino a quel giorno io sarò il tuo castigo di vita!.”

La regina ascoltò gli indovinelli, essi erano troppo difficili e capì che non sarebbe riuscita a indovinarne nemmeno uno e così chiese aiuto a chi nel suo regno fosse più arguto e potesse aiutarla..promettendo a chiunque la sapesse aiutare contro quel gigante ricchi doni.

Viveva in quelle terre un povero ragazzo di vent’anni di nome Zunganur che faceva il pastore come lavoro, ma guadagnava poco ed era quindi povero.

A questo ragazzo era stato vietato dalla regina Valdsor di sposare la sua innamorata, mentre era nel villaggio, egli sentì dire dagli araldi la promessa di doni della regina e avendo capito il problema nel giusto modo…decise di aiutare la regina Valdsor…era l’occasione buona che aspettava per diventare ricco e avere il permesso di sposare chi voleva.

Il giovane pastore..seppur non era molto forte..era però ritenuto da tutto il paese molto astuto e molto sveglio di cervello..però era povero, ma come tutta la gente povera aveva il cervello fino.

“Aiutami ragazzo..se è vero come dicono che sei furbo ed intuitivo..esaudirò ogni tuo desiderio!”..disse la regina. “Il gigantesco uomo mi dice degli indovinelli strani ogni giorno..ma io non ne sò la soluzione,…e ogni volta che sbaglio a indovinare, il gigante mi saccheggia e distrugge le mie proprietà.”

“Ti aiuterò io, mia regina, se accetterete la mia proposta e la mia richiesta! “ disse l’audace ragazzo “e permetterete nel nostro paese a chiunque uomo che lo voglia, di sposarsi la donna che egli ama, se anche ella lo ama, glielo permetterete..dovrete quindi cambiare la regola iniqua e capricciosa che avete inventato in questi anni e che tanto dolore ha dato alla nostra città…tutti si potranno sposare solo se si amano.”

“E cosa vuoi per te, oh! ragazzo?” chiese la regina.

“Voglio una bellissima villa in centro al paese tutta per me e la servitù necessaria a gestirla e inoltre la possibilità di sposare la donna che amo, anche se tu non vuoi!.” rispose il ragazzo.

La regina Valdsor suo malgrado dovette accettare e promise che avrebbe obbedito alle richieste del pastore ed accettato i suoi consigli. “Diventerai ricco solo se risolverai il problema però!” aggiunse la regina.

Intanto all’esterno del palazzo reale, si udiva il gigante urlare e sfasciare le stalle di proprietà della regina e far fuggire gli animali in esse contenuti facendo grandi urla per spaventarli…

La regina Valdsor ed il pastore di nome Zunganur..si fecero coraggio, e il giorno dopo andarono insieme a trovare il gigante ..che intanto dormiva russando su un ampio prato prendendo il sole poco distante dal palazzo della regina .

I due si avvicinarono e gli dissero:

“Gigante! ti ricordi la tua promessa fatta il primo giorno…. siamo qui per questo!” e poi aggiunsero “gigantesco mostro, dichiara pure i tuoi indovinelli, non abbiamo paura di sbagliare!” disse Zunganur il pastore.

Il gigante si sgranchì le gigantesche gambe insonnolito e guardò i due umani.

Poi stese le gigantesche braccia e si avvicinò per farsi sentire bene da loro e disse alla regina: “ah! sei diventata coraggiosa, sei pronta regina, ascolta i miei indovinelli!”

La regina ascoltava ed ogni volta memorizzava, e poi scriveva l’indovinello su una pagina e la consegnava al giovane pastore che stava dietro di lei affinché lo risolvesse.

Ecco per voi gli indovinelli dichiarati dal gigantesco uomo alla regina.

Indovinello numero 1

inizio

Rende ciechi anche chi ci vede ancora

Apre porte che molti terrebbero chiuse

è elemento base di ogni felicità

Chi sa perdonare ne è posseduto

Ma anche chi non perdona lo conosce bene

Dimmi tu cosa è?

Il giovane pastore ci pensò a lungo….lesse e rilesse la pagina

Poi suggerì alla regina di rispondere così:

“Rispondi regina è: “L’amore”

la regina diede la risposta al gigante

Esatto ! brava!.

La regina Valdsor e Zunganur furono presi da molto ottimismo per l’esito della gara..avevano indovinato il primo quesito, la gara sembrava non essere difficile.

“Ecco ora è pronto un altro indovinello” disse il gigante.

Indovinello numero 2

Inizio

Quando è con te..ti sembra che non ci sia nessuno

Molti la preferiscono, ma molte volte è impossibile trovarla

Molti ne hanno paura..e fanno bene

Molte cose si fanno meglio quando c’è lei

Ma se sei obbligato a lei, molte cose non le puoi fare

Chi è obbligato da altri a essa..diventa triste e di certo soffre

Cosa è?

Il giovane pastore ci pensò a lungo…Lesse e rilesse lo indovinello sulla pagina

Poi suggerì alla regina Valdsor di rispondere.

“Rispondi regina che é “la solitudine”

La regina diede la risposta al gigante..

“Esatto ! brava.. ma so che ti consigliano… ma non importa” disse il gigante Raimondo.

Il tempo intanto passava sotto il sole dell’estate del Caucaso e i tre continuavano il loro gioco..ogni risposta era un insegnamento.

Il gigante si alzò sulle sue gambe e mise le mani sui fianchi e disse:

Ecco ora è pronto un altro indovinello per te

Indovinello numero 3

Inizio

Siamo tutti uguali ,ma secondo lei, è lei che è più uguale degli altri

Ella non piace al Signore e non piace a molta gente

Molti han timore di incontrarla e molti cercano la sua amicizia per avvantaggiarsi

Qualcuno è avvantaggiato da lei e altri invece ne sono danneggiati

E’ causa di sistemazione per qualcuno e per altri invece è impedimento

La teme il Santo e la teme il peccatore

È imitatrice di persone, ma non ne imita saggezza

Vuole essere capita dal Signore, ma non vuole che tutti lo siano

Dimmi tu chi è?

Il giovane pastore ci pensò a lungo…Lesse e rilesse lo indovinello sulla pagina

Poi suggerì alla regina la risposta ..e gli disse:

“Rispondi regina é la “Regina Valdsor”

la regina diede la risposta al gigante

Sono io, la risposta è: “Regina Valdsor” disse tristemente la regina

“Brava Esatto!” disse il gigante

la regina Valdsor guardò con gratitudine il giovane pastore al suo fianco

Ecco ora è pronto un altro indovinello

Il gigante agitò le sue braccia per rinfrescarsi il corpo a causa del caldo e

incominciò di nuovo.

Indovinello numero 4

Inizio

È lo scopo della vita ma non per tutti

Qualcuno smette improvvisamente di provarla per la paura di perderla

Quando qualcuno la possiede non si rende conto di averla

Non la daresti in cambio per nessuna cosa al mondo

La sua ricerca non sempre ha avuto successo

Dimmi tu cosa è?

Il giovane pastore ci pensò a lungo…Lesse e rilesse lo indovinello sulla pagina ….Poi suggerì alla regina Valdsor:

“Rispondi mia regina é’: la felicità”

la regina diede quella risposta al gigante…

“Brava Esatto! Vedi che sai essere brava quando vuoi!”disse il gigante Raimondo..

Ecco ora è pronto un altro indovinello

Il gigante si sgranchì le gambe con un piegamento sulle ginocchia

“Bada che devi risolverli tutti e 5 ” ricordò il gigante alla regina.

Indovinello numero 5

inizio

Sono essi impuntamenti della volontà giudicati infantili

Danno dispiacere sia ai grandi che ai più piccoli

Sono capaci di causare grandi progetti ma anche di distruggere e dare dolore

Causano rimproveri e ingiustizie ai grandi e pianto nei più piccoli

Molte cose sono causate da essi..ma non sempre si ha ragione di averli

Dimmi tu cosa sono?

Il giovane pastore ci pensò a lungo…Lesse e rilesse lo indovinello sulla pagina …Poi suggerì alla regina Valdsor:

Rispondi regina: “i capricci”

La regina diede a malincuore la risposta al gigante: “i capricci!”

“Brava Esatto !” disse il gigante..

“Evviva!” disse la regina al giovane pastore ..”abbiamo indovinato tutti gli indovinelli!.”

Era proprio così, la regina Valdsor ed il gigante si erano parlati..ed il gigante Raimondo aveva esposto a lei i suoi 5 indovinelli, ma la regina aveva risposto in modo esatto a tutti gli indovinelli..strano ma vero.

Ma si sa! Ciò è stato possibile in quanto il giovane pastore Zunganur aveva suggerito ogni volta le risposte giuste ed la regina per questo motivo aveva indovinato tutti i quesiti…

“Ma la morale di questi indovinelli psicologici quale sarà?” Chiese il gigante ai due umani..

“Semplice!” disse dimostrando molto intuito il pastore Zunganur, sentite qua tutti e due:

“Tornando a esistere l’amore non ci sarà solitudine e quindi la Regina Valdsor permetterà la felicità a tutti e finalmente finiranno i suoi capricci”.

“Impara a governare oh! regina e permetti agli uomini di sposare chi amano, e si riconoscente con questo giovane pastore che ti ha aiutato, rendilo ricco al più presto!” disse il gigantesco uomo alla regina.

“Il mio incarico è terminato” affermò il gigante..

Il gigante doveva ora mantenere la promessa, doveva lasciare le terre della regina Valdsor.

Dovete sapere che il gigante era anche stufo di devastare e distruggere ogni cosa e aveva anche molta nostalgia di tornare sulle montagne dai suoi amici uomini giganti…..

Il gigante felice di aver risolto il suo compito, se ne tornò infatti correndo con le sue grandi gambe di gigante sulle montagne più alte e non si seppe più nulla di lui.

La regina contenta di questo, mantenne la promessa fatta al giovane pastore Zunganur e lo rese ricco, gli regalò una villa nel centro del paese, e permise a lui di sposare la sua innamorata, inoltre permise a chiunque, anche se gli stava antipatico, di poter prender moglie, malgrado che il suo parere di regina fosse contrario, questo fu messo per iscritto dagli araldi…e dichiarato in tutti i villaggi…

Dovete sapere che la regina Valdsor non prese mai marito, ma diede libertà e permise a chiunque dimostrasse amore, di sposare la donna che amava, anzi la regina Valdsor decise di più, permise a chiunque ed quindi anche a Zunganur di fare figli, nonostante il pastore fosse molto innamorato di sua moglie, come sapete lei, come donna e regina, riteneva questo un pericolo..ma aveva capito che era meglio non opporsi più ai desideri del suo popolo..

Vissero tutti felici e contenti, anche la regina Valdsor fu soddisfatta di avere imparato finalmente la lezione…in fondo non era veramente malvagia come donna, erano solamente capricci i suoi…la regina aveva capito che anche se qualcuno la pensasse diversamente da lei ugualmente andava rispettato..

Morale:

Si può anche cambiare idea su molte cose della vita e avere ugualmente gioia da noi stessi, ci si può stimare anche se in passato eravamo peggiori di oggi, vuol dire che siamo migliorati nel modo di risolvere i problemi….. e questo è un bene…

Fine

Autore: Egidio Zippone

(Milano, Novembre 2008)

Giudizio: interessante, sentimentale

voto (da 5 a 10): 9

 

 

Favola: la regina Valdsor ed il giovane pastore (per ragazzi)ultima modifica: 2016-09-09T20:54:15+02:00da scrittore59