Poesia: l’avarizia

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Poesia: l’avarizia
Diceva un avaro tristemente ogni volta che mangiava un uovo
anche oggi ho avuto, ma domani un pollo non trovo
preso da pensieri smodati, insaziabile è l’avaro
taccagno, non spende, è servo del suo denaro
l’avarizia perversa del benessere materiale gli da allegria
cupidigia pura nel totale egoismo é la sua tirchieria
esagerando gli aspetti positivi del denaro
si diventa avidi, e si è certamente un avaro
dannoso per la società, poichè non sa vedere
la povertà degli altri a favor del proprio avere
sa acquisir ricchezze e far del capitalismo
non ascoltando i poveri e gioendo del menefreghismo
anche se è vero che il suo risparmiare
permette al suo vivere il tempo di prolungare
prendere un po’ in giro, voglio comunque l’avaro
dimmi avaro: “affitteresti tua moglie per denaro?”
no! tu non puoi farlo anche se tu sei molto avaro
non tutto é dovuto al tuo denaro
poiché tua moglie ti è stata donata dal Signore
e sarà quindi Lui a giudicarla con il suo amore..
di molte cose che hai tu.. non sei il vero padrone
ascolterai prima il parere del Signore e poi se vorrà avrai la Sua benedizione..

fine
Autore: Egidio Zippone
(Milano, Giugno 2009)
Giudizio: interessante
voto (da 5 a 10): 9

 

Poesia: l’avariziaultima modifica: 2016-06-29T10:41:21+02:00da scrittore59