Favola: Il re Tamir e la profezia (per ragazzi)

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(racconto di tipo nero e bianco)

tempo teorico dedicato per la lettura 30 minuti..

FAVOLE DI EGIDIO..

IL RE TAMIR E LA PROFEZIA..

INTRODUZIONE: su un pianeta lontano, le ambizioni di un generale che si voleva re, furono vinte dal senso di giustizia di abili stregoni, che sono del parere che se non si hanno vere virtù, non si può diventare degni di essere un re per sempre.

INIZIO

Favola: Il re Tamir e la profezia..

L’universo è infinito e in esso ci sono molti pianeti più o meno uguali nelle forme di vita che ci abitano.

La storia che vi voglio raccontare non è ambientata sulla Terra, ma su un altro pianeta chiamato il “pianeta Zhumagna” dove molte cose sono uguali al nostro pianeta e molte altre differenti.

Questo pianeta è situato in un sistema solare di sette pianeti ed esso è l’unico mondo di quel sistema solare che possiede tre satelliti..tre lune un po’ bianche ed un po’ grigie ma che abbelliscono entrambe la notte.

In questo pianeta c’era una volta…nel mondo delle favole, tanti secoli fa..in un continente simile all’Arabia, in una regione tra montagne e soleggiate pianure, un villaggio abitato da un popolo di pelle nera, dove in esso viveva un generale obbediente al suo re e che era considerato da tutti molto valoroso, questo generale si chiamava Eleuterio, a questo generale in quel tempo nacque un figlio maschio.

Il padre Eleuterio chiamò suo figlio con il nome di Sidmed Tamir …dovete sapere che il generale Eleuterio, aveva dei dubbi sul destino del figlio, poiché al momento della nascita quella notte nel cielo, una delle tre lune era buia in quanto era oscurata da un eclisse..e questo dicevano in molti che non portava bene.

Il padre si mise quindi in cammino e andò al villaggio vicino, dove viveva uno stregone per chiedere un suo auspicio, lo stregone Bagunzi..questo era il suo nome, era un famoso stregone ed in tutta la regione era conosciuto come un grande mago e saggio uomo, questi lo ricevette con molto riguardo.

Il generale portò doni allo stregone del villaggio per sentire il pronostico sulla vita del figlio.

“Questo bambino un giorno diventerà un re!” disse ad un tratto lo stregone Bagunzi.

“Con quali profezie difenderai la sua buona sorte, oh! stregone..perché io temo per lui…forse se egli diventerà re si farà dei nemici di certo, i quali vorranno estrometterlo o ucciderlo!” affermò il generale riguardo al suo bambino, per tutta risposta lo stregone disse “Ecco! io chiederò una profezia al Signore di nome Zhu che ha creato il nostro pianeta”.

Lo stregone si sedette vicino ad un braciere facendo dei strani rituali col fuoco e con l’acqua…dopo un po’ Bagunzi vedendo nel fumo grigio che saliva dalle fiamme di un falò disse: “Io adesso intuisco una profezia, ed é questa! che solo un uomo che ha camminato attraversando un muro che appartiene ad una montagna e che inoltre durante la vita ha volato nel cielo, potrà vincere tuo figlio a duello e toglierli il comando ed il restare un re per sempre!”

“Ma questo è impossibile oh! stregone, non esiste un uomo così al mondo!” disse il generale e padre di Sidmed Tamir….e lo stregone aggiunse “Infatti anch’io la penso così, secondo le leggi attuali questo è impossibile alla natura, di solito un uomo non può attraversare un muro e mai un uomo può volare, questo significa che mai tuo figlio Sidmed Tamir sarà vinto e quindi se diventerà re lo sarà e resterà per sempre un re… quindi puoi stare tranquillo oh! generale… tuo figlio avrà fortuna….nessuno uomo che esiste impedirà alla vita di tuo figlio di diventare vincente.” rispose lo stregone Bagunzi.

Il generale ringraziò lo stregone e riportò suo figlio al suo villaggio.

Il giovane Sidmed Tamir crebbe e visse influenzato da questì presagi, che suo padre raccontava a lui ad ogni compleanno…il figlio ormai grande sognava di diventare un giorno un vero re.

Sidmed Tamir diventò un soldato e vinse le molte battaglie decise dal suo re, e ottenne per questo un buon incarico, fu nominato dal re suo fidato generale.

In quegli anni però accadde che suo padre Eleuterio si ammalò di malaria e morì, e Sidmed Tamir restò solo.

“Devi diventare re!” diceva una voce spirituale nella testa di Sidmed Tamir ogni notte prima di addormentarsi “regnare è il tuo dovere di vita, lo hanno pronosticato il giorno della tua nascita…ricordi?”..era la voce della sua ambizione causata dalla profezia ricevuta da bambino..era per il generale Sidmed Tamir quella un ossessione ormai..

Nei mesi seguenti accade che il re mentre andava a caccia fu morso da un serpente velenoso…il re a causa del veleno del serpente si ammalò gravemente è mori poco giorni dopo..

Fu così che il generale Sidmed Tamir a causa del suo sogno ambizioso, decise quindi di tradire le intenzioni del re che lo aveva nominato generale, dimostrando così ingratitudine a chi si era fidato di lui.

Nei giorni seguenti il generale Sidmed Tamir, si accordò con altri soldati, a cui promise incarichi nobili, se diventavano suoi complici, e organizzò insieme a loro una congiura contro il legittimo pretendente al trono, che era il giovane principe Teodoro, bisognava ucciderlo prima che il principe fosse nominato re…ormai la grave decisione era presa.

Sidmed Tamir che era un generale e che poteva entrare ed uscire dagli alloggi della fortezza reale senza destare sospetti…durante la notte entrò nella ampia dimora del principe e con l’aiuto di un complice che stava tappando la bocca al principe per non farlo gridare, strangolò il principe con le sue mani usando una corda..il principe Teodoro ereditario al trono morì soffocato.. .

Nessuno si accorse di nulla, al mattino i servi trovarono il corpo di Teodoro morto nella stanza.

Per sfuggire alle investigazioni “dell’assemblea dei giusti”, nobili che avevano l’incarico di difendere la giustizia nel paese, fu deciso dai congiurati di accusare di essere colpevoli dell’omicidio solo alcuni capi dell’esercito che si sapeva che in precedenza avevano litigato con il principe Teodoro, furono accusati solo quei generali avversari di Sidmed Tamir, e tanto fecero i congiurati che gente onesta fu condannata a morte ingiustamente.

Il generale Sidmed Tamir, diventò l’unico pretendente al trono, poiché stranamente nessun’altro si riteneva degno di tale incarico, Sidmed Tamir poiché era l’unico generale che dimostrava ambizione al riguardo, fu dichiarato legittimo re dall’assemblea dei nobili e diventò così il vero governatore del suo popolo.

Dopo anni di governo, re Sidmed Tamir si accorse che le casse ed i forzieri del regno erano poveri di oro e lui sentiva la necessità di soddisfare i suoi sogni di conquista, ma per sentirsi un valoroso occorreva avere molto oro e risorse umane, occorreva fare la guerra a qualcuno.

Così il re Sidmed Tamir comandò una guerra contro un popolo confinante..che era un popolo pacifico e amico, ma erano purtroppo per loro anche ricchi di risorse…l’ambizione di un re causò la guerra, re Sidmed Tamir ordinò ai suoi soldati: “Vogliamo l’oro e quindi miei soldati …andiamo a toglierlo a chi c’è l’ha!”

Sidmed Tamir dichiarò quindi guerra al popolo dei Pumsmall che aveva l’unica colpa di abitare nei confini delle terre di quel re avido.

I due eserciti diventati avversari combatterono con coraggio e valore, ma il re Sidmed Tamir  che era un buon generale, vinse i suoi nemici in una lunga battaglia che durò tre settimane.

In seguito per potersi appropriare delle ricchezze del popolo dei Pumsmall da lui vinto, ed ottenere anche schiavi per le sue opere monumentali, deportò da quei luoghi molti uomini nelle sue terre e li tenne prigionieri per se e sterminò il resto di essi, sia che essi erano donne, sia che essi erano bambini, comandò di ardere subito i loro corpi su pire infuocate, commettendo un tremendo crimine contro la umanità e contro il Signore del pianeta di nome Zhu..

Questo suo comportamento causò il rancore nei suoi riguardi dello stregone Bagunzi..che aveva molti amici e parenti in quel popolo ..che decise per bene..e pensò:” E’ necessario punire questo re crudele….io l’ho reso ambizioso ed io causerò la sua rovina!”.

Ormai re Sidmed Tamir  aveva commesso il genocidio di un popolo pacifico e si era impossessato delle loro miniere, terre e tesori, fu in questo modo che re Sidmed  Tamir  potè arricchire il suo regno e finanziare la costruzione di tempi dorati, dedicati a se stesso ed a enormi statue che lo raffiguravano, che secondo lui difendevano il suo nome e portavano fortuna alla sua casa.

Ma la sua coscienza non era difesa, ogni tanto dei sensi di colpa gli rimproveravano dei suoi comportamenti da assassino, re Sidmed Tamir  infatti non dormiva bene le sue notti, i suoi sogni erano tormentati.

Nel regno intanto i suoi nemici speravano che le profezie nefande contro di lui si avverassero…troppa era la ingiustizia che macchiava l’onore del loro popolo.

Dopo qualche tempo infatti un suo generale gli disobbedì e organizzò rapidamente una congiura contro di lui, dei soldati nemici entrarono nel palazzo comandati da Ibrahim Karim, così si chiamava il ribelle, egli era il capo dei congiurati e sfidò a duello il re, per il re Sidmed Tamir  era segno che la tolleranza per il suo regnare era finita.

Ma il re Sidmed Tamir sapeva che solo un uomo che aveva camminato attraverso un muro e che aveva volato nel cielo poteva vincerlo in duello e disse quindi allo sfidante…”tu ora morirai in quanto può vincermi solo un uomo che non esiste!”.

“Esiste oh! malvagio re, esiste quell’uomo…sono io quell’uomo!” disse il ribelle Karim fiero di se.

“Devi sapere che io ho viaggiato per tutta l’Asia Occidentale ed in Arabia, e sono arrivato in un oasi sconosciuta in mezzo ad una pianura, in quella oasi un lago profondo era rifornito di acqua da un ampia cascata che scorreva da una parete rocciosa unita ad una montagna li vicino,

mi avvicinai a quel muro di acqua della cascata e in quel momento sentii una voce nell’aria che mi diceva di passarci attraverso ed incuriosito da questa magia decisi di attraversarlo, dietro il muro di acqua spesso, che io ho attraversato, ho potuto intravedere una grotta ampia e in quel luogo mi sono sdraiato e riposato e così sono entrato nella montagna attraversando un muro..come dice la profezia..poiché anche il muro fatto di acqua è pur sempre un muro..

In seguito mi arruolai nell’esercito e la organizzazione dell’esercito mi mise al servizio dello stregone Bagunzi, che mi comandò a munirmi di una sua invenzione composta da ali di legno leggero coperte da tele di lino incollate e cucite, munito di questo armeggio posto sulle spalle, obbedendo come un soldato coraggioso, fui poi comandato a lanciarmi nel vuoto da una alta montagna, e quindi io Ibrahim Karim sono anche riuscito a volare nel cielo pur essendo un semplice uomo.

Come vedi risulta che io Ibrahim Karim ho camminato attraverso un muro anche se di acqua, ma sono ugualmente uomo per le mie sembianze..ed ho pure potuto volare nel cielo a causa dell’invenzione di uno stregone..pur essendo un semplice uomo!”.

“No! maledizione no!” disse il re Sidmed Tamir : “le due profezie..le due tremende profezie si sono avverate…una tremenda sciagura mi aspetta…lo stregone mi ha tradito….ma ahimè! ugualmente in quanto sono re, mi batterò poiché tu ribelle mi sfidi!” urlò re Sidmed Tamir  disperato: “alle armi..combattiamo!” esclamò il re.

I due si sfidarono e duellarono, colpendosi di spada e difendendosi con lo scudo, ma dovete sapere che Sidmed Tamir in quel momento era molto spaventato, e superstizioso come era, si confuse, egli impaurito e temendo le nefande profezie perse l’equilibrio e scivolò sul terreno, fu questo incidente che causò la sua sconfitta in duello, re Sidmed Tamir  fu quindi disarmato e vinto dal ribelle Karim.

Fu così che Karim vinse il duello e fece arrestare dai suoi soldati il re.

Re Sidmed Tamir  evidentemente malvisto dagli stregoni, in quanto permisero che le profezie si erano avverate, fu finalmente messo in prigione per i suoi dimostrati crimini…

Sidmed Tamir  fu tenuto prigioniero in una casa di pietra, fu poi condotto davanti alla “assemblea dei giusti”, era questa un unione di gente esperta e saggia..

L’assemblea giudicò re Sidmed Tamir colpevole di assassinio, genocidio e crimini contro l’umanità, il re fu quindi condannato a morte mediante impiccagione, ed insieme a lui i complici dell’assassinio del principe Teodoro… .

Il generale Karim invece dimostratosi prodigio del destino, fu nominato nuovo re al suo posto..e governò quella regione con molta saggezza e abilità a differenza di Sidmed Tamir, in quanto re Ibrahim obbedì volentieri ai consigli dello stregone Bagunzi e dei suoi amici…

Tutti da quel giorno vissero felici e contenti in quelle terre molto simili alla nostra Penisola Arabica, dove scorre un largo fiume che poi sfocerà nel mare quando raggiungerà il nord.

Vissero felici e contenti in quel paese dove la gente è consigliata da potenti stregoni e dalla loro sapiente giustizia.

Morale: dovete sapere che l’ambizione e l’avidità rendono l’uomo malvagio e prepotente.

Evitate quindi di credere in ambizioni esagerate a cui qualcuno vi ha convinto, non sentitevi obbligati a obbedire a queste ambizioni, la troppa ambizione unita a poche capacità a volte causa nei figli solo sensi di colpa e destino infausto .

Fine

Autore: Egidio Zippone

Milano, 20 Settembre 2011

Giudizio: originale, avventuroso

Voto: (da 5 a 10): 9

Favola: Il re Tamir e la profezia (per ragazzi)ultima modifica: 2023-06-06T17:26:40+02:00da scrittore59