Favola: Wolf il lupo (per ragazzi)

coppia di lupi

(racconto di tipo verde)

FAVOLE DI EGIDIO..

WOLF IL LUPO.
INTRODUZIONE: anche i lupi hanno una storia di vita, lottano per sopravvivere, ma il loro nemico è sempre l’uomo, il cacciatore..ma…
INIZIO
Favola: Wolf il lupo
C’era una volta nel mondo delle favole, proprio nel parco nazionale dell’Appenino abruzzese..sulle colline ornate di boschi e da alture maestose.
Una coppia di lupi grigi, compiendo il loro dovere con la natura, i due lupi misero al mondo una cucciolata di piccoli lupetti un po’ di colore nero ed un po’ di colore grigio…essi erano buffi e simpatici e con la coda sempre scodinzolante…essi erano affamati del latte della loro mamma.
Mamma lupo e papà lupo diedero i nomi ai sei cuccioli..il più furbetto lo chiamarono Wolf…egli è il protagonista della nostra storia.
Il lupacchiotto di nome Wolf era vispo ed in salute e ciucciava il nutriente latte da sua madre bisticciando con gli altri cuccioli per il capezzolo migliore.
Il padre lupo invece era un capo branco era forte e agile e mostrava la sua grinta quando questa ci voleva con i giovani lupi turbolenti del branco…a volte li mordeva per redarguirli.
Il branco di lupi agiva con strategia quando ogni tanto andava a caccia, essi rincorrevano a turno i giovani daini impauriti fino a stancarli e poi con furbizia li intrappolavano in cerchio e la preda finiva per arrendersi, la carne era subito divorata mediante un criterio gerarchico..prima si sarebbe nutrito il capo lupo poi tutti gli altri…questa era la regola poiché lui il capo era il più forte.
Questo criterio non era un problema per il branco, in quanto tutti i lupi riuscivano a sfamarsi sempre e comunque.
Molto contento era il padre lupo della nascita dei nuovi lupacchiotti..il branco si rinforzava in questo modo ad ogni primavera.
Passano gli anni ed il branco di lupi era il padrone indiscusso di tutta quella zona boschiva dell’Appenino.
Nonostante i daini erano diventati molto attenti..la fortuna aiutava i lupi e i cervi più deboli o vecchi erano sempre catturati e uccisi…in questo modo la natura compiva il suo ruolo di selezionatore e rinforzante della vita animale..
Passano i mesi e i piccoli lupi erano diventati giovani ed esuberanti e si contendevano il potere sulle poche femmine e sul ruolo di chi doveva essere il nuovo capo.
Ed intanto anche Wolf crebbe..ed a lui suo padre lupo insegnò i segreti della caccia e di come evitare le trappole dei cacciatori di frodo..le taiole erano attraenti e pericolose, eh! si il pericolo era l’uomo e le sue invenzioni, gli uomini erano incuranti delle leggi della natura…ma anche questa difficoltà era un modo per selezionare la vita di ogni specie..
Ma esisteva un altro problema per padre lupo….i giovani volevano diventare capi branco a loro volta, per avere le femmine, essi litigavano spesso..e molte volte ringhiavano e mordevano, il padre lupo di Wolf doveva spesso vincere la loro aggressività e ambizione.
Un giorno sfortunato per Wolf, il padre lupo, vecchio e stanco, fu affrontato dai giovani lupi gregari..essi erano troppi..e non avevano più paura di lui.. erano cresciuti…i giovani lupi lo accerchiarono e padre lupo fu vinto e obbligato a gettarsi da una rupe alta…i giovani ambiziosi erano troppi anche per un grande lupo come suo padre..e così morì..
Wolf riuscì a scappare e si allontanò dal branco poiché non accettava la nuova autorità di Ted, così si chiamava il nuovo capo lupo…
Wolf portava rancore per lui, aveva ucciso suo padre e resa schiava sua madre…mai avrebbe accettato l’autorità di quello ingrato.
Passarono i mesi e così il lupo Wolf diventò più adulto, vagò nell’immenso parco per giorni e giorni stando attento a non avvicinarsi alle strade sterrate percorse dall’uomo e facendo molta fatica a trovare vero cibo….per trovare rifugio si nascose in una zona montagnosa…scavò con le sue zampe artigliate buche profonde nelle grotte tra le rocce ed ottenne in questo modo la sua tana..egli aveva più di un rifugio ed ogni notte per prudenza cambiava sempre posto.
Era solo ma non aveva paura ed imparò, a volte rischiando, a vivere da solo senza la protezione del branco, vagando per quei boschi..imparò molte cose ad esempio come fare a nascondersi tra le rocce grigie o nei piccoli anfratti per ripararsi dalla pioggia.
Ma come nutrirsi…dopo aver fallito molte volte..imparò a catturare piccoli conigli oppure grossi insetti..era cibo molto proteico ma doveva vincere la concorrenza di volpi e aquile.
Passarono gli anni e un giorno dopo aver camminato giorni e notti da solo nelle valli e colline..ascoltando con timore l’ululato dei lupi suoi fratelli..e tenendosi lontano dalla posizione del branco, Wolf entrò nella notte in una grotta per ripararsi dalla pioggia…ma appena entrato sentì l’odore di un altro animale..nel buio vide i suoi occhi luminosi dall’odore capì che era un lupo…che fare…pensò di fuggire…ma era troppo tardi i due cominciarono ad annusarsi diffidenti..il lupo che aveva incontrato era in realtà una giovane lupa ..una forte e giovane lupa, essa era sperduta come lui..chissà quale era la sua storia segreta, forse giungeva da molto lontano, mai lo sapremo…in ogni caso l’istinto naturale li consigliò a calmarsi, la differenza dei loro sessi li rese meno competitivi e Wolf si affezionò a lei..si leccarono più volte a vicenda per creare una simpatia tra loro e dormirono insieme quella notte, vissero insieme li nella stessa grotta per molti giorni andando a caccia a turno…ed in primavera contemporaneamente al fiorire dei peschi e dei ciliegi nacquero da loro ben sei lupacchiotti di numero…buffi e grigi..
Wolf pensò “ma cresceranno?” poichè li giudicava piccoli ed indifesi.
Col tempo i piccoli lupi infatti crebbero e si formò in questo modo un nuovo gruppo di lupi..e Wolf loro padre divenne il capo branco ed insegnò ai figli tutti i segreti che aveva imparato girovagando per i boschi in solitudine.
Wolf era adesso il capo branco..e tutti obbedivano a lui…e lui si ricordò di come i lupi cacciano i daini…ora avevano bisogno di carne fresca e buona…le bocche da sfamare erano tante..
Ed i giovani lupi ormai svezzati e forti cominciarono a loro volta a cacciare..diventando con il tempo più abili.
Tutti insieme cacciavano le caprette selvatiche e le uccidevano e se le mangiavano ma prima si divertivano a rincorrerle per i monti saltando insieme a loro..agili tra le rocce puntute…dovete sapere che di estate nel grande parco degli abruzzi …il cibo non mancava.
Ma giunse l’inverno..e il branco aveva ancora fame..molta.
Wolf sentiva un profumo di carne buona che il vento portava dalla valle salendo per il pendio del monte.
La fame, era vera fame..e Wolf decise nonostante la neve lo dissuadesse, decise di scendere a valle..ma c’era un rischio nello scendere giù verso il paese abitato dagli uomini….erano nascoste le loro invenzioni…le taiole.
Rischiando di cadere in trappola a causa delle esche di carne, ma ricordando l’educazione ricevuta da suo padre lupo, con molta abilità i lupi del branco di Wolf evitarono le taiole e le resero innocue aiutandosi con i legni ricavati dagli arbusti….
Alla fine del bosco guidati dal loro forte odorato, i lupi giunsero nella valle e videro un recinto con all’interno animali di colore bianco…. erano le pecore..le assalirono inferociti dalla fame e uccisero tre pecore… tra il belare spaventato di tutte le altre…essi si nutrirono..era il loro comportamento naturale..erano predatori..
Mentre i lupi e Wolf stavano completando il loro pasto selvaggio…
Poco lontano udirono degli spari, erano i pastori..gli uomini insospettiti dal sentire il belare frenetico del loro gregge di pecore stavano accorrendo in suo aiuto
Ma Wolf fu bravo a comandare di fuggire il gruppo di lupi al più presto ed a far perdere nonostante la neve le tracce di tutto il branco .
Giunti vicino alle rocce asciutte Wolf diresse il branco verso di loro camminando a ritroso si! al contrario…interrompendo così la continuità delle orme sulla neve, tutti i lupi fecero come il capo Wolf, subito saltarono sulle rocce vicine e poi via camminando dove non c’era più neve in quanto il sole l’aveva asciugata…il branco di lupi all’alba riuscì così a fuggire agli inseguitori.. al mattino era già lontano.
I pastori si erano radunati nel paese e si dissero che dovevano allontanare i lupi dalla valle poichè erano diventati numerosi e pericolosi e si organizzarono come veri cacciatori.
Essi si armarono delle loro invenzioni e posero molte trappole con gustose esche nelle vere tagliole… ma i lupi non si fecero imbrogliare..nessuno del branco di Wolf fu catturato.
Catturarono invece altri lupi, lupi di un altro branco…tra cui l’ambizioso lupo Ted, quello che ricordate causò l’uccisione e ferì a morsi il padre di Wolf..
Il capo branco suo rivale finì intrappolato in una stringente taiola e tutti gli altri scapparono..Ted stupido lupo, fu catturato e poi portato in paese per pagare con la sua vita l’uccisione delle pecore dei giorni prima..
Ted fu infatti ucciso ed subito impagliato ed esposto nella sede comunale al giudizio di tutto il paese…che commentò la sua morte come un atto di giustizia.
Tornò la primavera nell’Appennino e Wolf decise che mai più sarebbe sceso a valle…era troppo rischioso cercare il cibo laggiù..in questa stagione daini e caprette si trovavano più facilmente c’era molto cibo pur restando sull’altipiano..
La natura comandò come sempre a ricrearsi e nacquero altri cuccioli di lupo e vissero tutti felici e contenti..il branco di Wolf diventò forte e numeroso.
Si! la storia di questi lupi, come quella di Wolf, si ripete di continuo…Wolf con il tempo anche lui invecchiò e fu allontanato dagli ingrati giovani lupi…desiderosi di diventare capi..poichè é il più forte che deve dominare..e la legge dei lupi..
Un lupo più forte e più giovane si era fatto avanti e comandava ora il suo branco…Wolf diventato vecchio fu sfidato e fu vinto nella lotta e dovette andarsene dal branco ferito nell’orgoglio.
Wolf ormai anziano vagava nei boschi e durante la notte, Wolf si lamentava della sua solitudine ululando alla luna piena..purtroppo é così che con il tempo finiscono i capi lupi…finiscono esiliati e diventano lupi solitari…
Gli anni passarono, ed un giorno Wolf ormai mezzo ceco, in quanto invecchiato, la natura volle per lui porre fine alla sua vita di lupo, Wolf era stufo di nutrirsi di insetti e si diresse senza rendersene conto verso il basso della valle in cerca di facile cibo, fu così che incontrò un cacciatore di frodo che gli sparò, il cacciatore si spaventò nel vederlo e con il suo fucile lo prese la mira e lo uccise..e Wolf morì..
Sarà stato bravo il cacciatore a ucciderlo, oppure in realtà fu Wolf che forse desiderò in quel momento di porre fine alla sua vecchiaia, in modo da potere rinascere e ritornare…non lo sapremo mai..
Si dice che quando un uomo uccide un animale, quel cacciatore ha un debito con la natura, fu così che lo spiirito di quel cacciatore aveva ora un debito con Wolf.
Si dice che il figlio di quel cacciatore durante la notte in sogno, vide un lupo grigio che correva nei boschi…
Forse l’anima di quel lupo ora viveva in lui, nel figlio del cacciatore, incarnato a causa di quel sogno selvaggio….

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Morale: la storia della umanità come quella degli animali si ripete continuamente nonostante gli sforzi della natura di inventare qualcosa di nuovo, ma le regole severe della vita, causate dalla selezione ambientale e dal clima, non cambiano, e quindi molti destini di chi è vissuto ieri, sono simili al destino di chi vive oggi.

fine

Autore: Egidio Zippone
(Milano, Ottobre 2010)
Giudizio: interessante
voto (da 5 a 10): 9

Favola: Wolf il lupo (per ragazzi)ultima modifica: 2017-09-12T14:15:34+02:00da scrittore59